Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

venerdì, aprile 09, 2004

A volte capita che ti programmi la giornata e regolarmente succede che è la giornata che programma te.

Per oggi avevo un piano ben preciso: stare a casa, dormire e non far niente.

Mi sono alzato molto pigramente e ho iniziato a fare colazione. Ed ecco che, a dispetto di tutti i progetti, mi squilla il cellulare. Un vecchio amico conosciuto durante gli studi universitari arriva in città per fare un paio di commissioni.
Lui: "E' un po' che non ci vediamo. Che ne dici di un caffè?"
Io (che ero ancora in pigiama e stavo per l'appunto bevendo un caffè): "Mhh, si può fare. Fra mezz'ora, ok?"
Lui: "Va bene. A dopo."

Insomma, nel giro di poco mi sono vestito. E fuori piove. Cazzo, fa anche freddo, tira vento. Alla faccia della primavera!

Ci incontriamo, beviamo il caffè, ci fumiamo una paglia e parliamo un po' di tutto: di lavoro (che io non ho, almeno non stabile), di figa (che io non ho), della vita in generale. Fra una risata e l'altra.
Lui: "Senti, andiamo a pranzo dato che ci siamo"
Io (che stavo ancora digerendo la colazione): "Hmm..perchè no..ok"

Andiamo in centro, al Libraccio, butto un occhio (come al solito) allo scaffale dei cd usati. Deformazione professionale...c'è un Greatest Hits dei Mott The Hoople..quasi quasi me lo porto a casa. Poi mi cade lo sguardo sul cd dei The Darkness...ovviamente usato. Ha avuto successo. Io li odio, tanto per l'informazione.
Gli altoparlanti del negozio sputano fuori un live degli Stones...e passano Honky Tonk Women (gran pezzo, diobono...mi sono trovato in mezzo ad un corridoio ad imitare Keith Richards intento in uno dei suoi riff) e un altro che non mi viene in mente...e c'è anche una commessa niente male. Giovane, ma con uno sguardo che la dice lunga...

Scegliamo il posto, un ristorante nascosto in una traversa del centro. E fuori piove e fa freddo. E tira pure vento. E dunque si deve mangiare qualcosa di invernale. Agnolotti, risotto ma soprattutto un fantastico stinco di maiale con patate innaffiato di Barbera. Alla faccia del Venerdì Santo...ahahahahah

Insomma, ce la raccontiamo. Alla fine mi dà uno strappo fin sotto casa. E adesso sono in fase digestiva. Contro ogni mio progetto.

Appunto: quanto serve fare progetti?

L'unica cosa che so è che adesso metto su un po' di musica e vado a farmi un bicchierino, tanto per digerire il pranzo. Per il resto, chi lo sa....