A ora di cena, come al solito, avevo il televisore acceso sul TG5 e mi sono soffermato a vedere le immagini delle manifestazioni di Roma contro la visita di George W. Bush in Italia.
"10, 100, 1000 Nassyria" diceva quella massa di decerebrati dietro uno straccio rosso che riportava la scritta "COBAS".
E poi un'intervista a Casarini, il quale minimizzava sull'accaduto, quasi a giustificare lo slogan infame.
La mia mente ha fatto un salto indietro di 3 anni. Era il luglio 2001..ero fresco di laurea e proiettato verso un mese di meritate vacanze quando i giornali e i telegiornali ricordavano con cantilenante insistenza che a Genova si sarebbe svolto il G8.
E mi ricordo molto bene le strade di Genova invase un manipolo di criminali vigliacchi nascosti dietro maschere e passamontagna che approfittavano delle manifestazioni per mettere a ferro e fuoco la città.
Il tutto in nome della democrazia e del legittimo diritto di manifestare il dissenso.
Legittimo un paio di coglioni...mettiamo che un bel giorno, annoiato dalle vicissitudini della vita quotidiana, decidessi con un gruppo di amici di fracassare vetrine, bruciare cassonetti, tirare cubetti di porfido contro qualche caserma e roba del genere. Nel giro di tre secondi netti mi ritroverei chiuso in qualche stazione dei Carabinieri. Giustamente peraltro.
E questi signori che a Genova, come a Napoli e così a Roma in questi giorni compiono gli stessi atti? Perchè non vengono rinchiusi o mandati ai lavori forzati per ripagare i danni cagionati? Perchè questi signori sono intoccabili? Perchè un povero cristiano deve sperare che manifestazioni simili non passino sotto casa sua o davanti al suo negozio, per evitare danni? E chi si è trovato la macchina sfasciata o bruciata?
E poi senti quell'ignorante e antidemocratico di Casarini che si stupisce quasi del risentimento cagionato dalle ingiuriose esclamazioni contro i morti di Nassyria...ma d'altronde cosa volete che sia...è solo uno slogan...
Casarini, sei quanto di più spregevole possa esistere sulla faccia della Terra. Tu e tutti quei mentecatti delinquenti che ti vengono dietro!
Ma non te la prendere, caro Casarini, d'altronde il mio è solo uno slogan...
"10, 100, 1000 Nassyria" diceva quella massa di decerebrati dietro uno straccio rosso che riportava la scritta "COBAS".
E poi un'intervista a Casarini, il quale minimizzava sull'accaduto, quasi a giustificare lo slogan infame.
La mia mente ha fatto un salto indietro di 3 anni. Era il luglio 2001..ero fresco di laurea e proiettato verso un mese di meritate vacanze quando i giornali e i telegiornali ricordavano con cantilenante insistenza che a Genova si sarebbe svolto il G8.
E mi ricordo molto bene le strade di Genova invase un manipolo di criminali vigliacchi nascosti dietro maschere e passamontagna che approfittavano delle manifestazioni per mettere a ferro e fuoco la città.
Il tutto in nome della democrazia e del legittimo diritto di manifestare il dissenso.
Legittimo un paio di coglioni...mettiamo che un bel giorno, annoiato dalle vicissitudini della vita quotidiana, decidessi con un gruppo di amici di fracassare vetrine, bruciare cassonetti, tirare cubetti di porfido contro qualche caserma e roba del genere. Nel giro di tre secondi netti mi ritroverei chiuso in qualche stazione dei Carabinieri. Giustamente peraltro.
E questi signori che a Genova, come a Napoli e così a Roma in questi giorni compiono gli stessi atti? Perchè non vengono rinchiusi o mandati ai lavori forzati per ripagare i danni cagionati? Perchè questi signori sono intoccabili? Perchè un povero cristiano deve sperare che manifestazioni simili non passino sotto casa sua o davanti al suo negozio, per evitare danni? E chi si è trovato la macchina sfasciata o bruciata?
E poi senti quell'ignorante e antidemocratico di Casarini che si stupisce quasi del risentimento cagionato dalle ingiuriose esclamazioni contro i morti di Nassyria...ma d'altronde cosa volete che sia...è solo uno slogan...
Casarini, sei quanto di più spregevole possa esistere sulla faccia della Terra. Tu e tutti quei mentecatti delinquenti che ti vengono dietro!
Ma non te la prendere, caro Casarini, d'altronde il mio è solo uno slogan...
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