Per fortuna anche quest'anno Halloween è passato. Non ho mai sopportata l'intrusione delle mercificazioni festive. Soprattutto se si tratta di ricorrenze che non hanno a che fare un fico secco con l'italica cultura. Ma che razza di significato hanno? Abbiamo già carnevale, che a me non piace, per scendere in strada o per andare in discoteca mascherati. Per non parlare delle vetrine dei negozi che si abbelliscono di teschi, maschere improponibili, streghe col cappero sul naso e volti barbuti di binladen plastificati.
Fico, c'è la festa in maschera nel tal locale...c'è il rave nel tal'altro posto...non vedo molta differenza con il resto dei giorni. Comunque, cercherò di sotterrare la mia proverbiale acidità.
Qui ad Alessandria è ufficialmente iniziata la stagione dei monsoni. Tranne qualche piccola pausa, sono almeno due giorni che piove, con differente intensità. Sono appena tornato dal giretto col mio amico a quattro zampe che mi è parso un attimo infastidito per via dell'acqua che così impietosamente svelava al mondo la sua asciutta essenza di animale peloso. Sotto lo strato di bioccoli e ciuffi bianchi (anzi, a dire il vero un po' grigi) e sotto le macchie nere si cela un esserino smilzo smilzo. Che quando è bagnato fa quasi tenerezza, con quelle due orecchie gigantesche che si ritrova.
Ma soprattutto io ero senza ombrello...eh sì, perchè sono uscito che non veniva giù niente. Tempo di arrivare a metà circa del giro, la pioggia ha ripreso a colare lungo la volta celeste (che tanto celeste non è) con una discreta insistenza.
Per fortuna che mia madre ha sfidato la fragorosa tempesta di note che si sta abbattendo in camera mia (sto ascoltando Dark Side Of The Moon) per portarmi un bicchiere di caffè caldo. Che io ho tracannato senza badare alle nefaste conseguenze per il mio povero esofago. Ma la cosa più interessante è stata osservare il bicchiere vuoto ma ancora fumante a causa della temperatura incredibilmente elevata del contenuto (che adesso è cortesemente ospitato nel mio stomaco).
Ieri sera sono andato da Max a vedere Troy. Commento spassionato: è una cagata senza precedenti. Brad Pitt ha l'espressività di un cercopiteco, il regista e lo sceneggiatore sono riusciti a trasformare l'Iliade in una ridicolissima soap opera in costume. Insomma, Elena è una troia (scusate l'ovvietà della battuta) perchè lascia il marito Menelao per mettersi con quella cacchina di Paride, che scompare praticamente per tutto il film salvo poi riapparire nel finale per uccidere Achille. Achille, appunto. Brad Pitt, che dà il meglio di sè quando mette in bella mostra gli occhi cerulei, i glutei e i pettorali. Per il resto potrebbe darsi all'ippica. Agamennone è un puzzone assetato di potere e niente più. Ulisse è l'archetipo del politico italiano: sto con Agamennone anche se è un coglione ma mi potrà tornare utile in futuro. Andromaca non fa altro che piangere...insomma, uno spettacolo ripugnante. L'unico che si salva un minimo è Ettore, che quanto meno ha un briciolo di amor patrio e carattere. E guarda caso muore.
Nel frattempo, grazie all'ora legale/solare, non mi ricordo mai, è già buio. E mio fratello e mia madre parlano con noncuranza senza ritegno mentre io cerco di ascoltare Us And Them dei Pink Floyd. Maccheccazzo! E' come se io arrivassi nel bel mezzo del loro pranzo e cacassi nel loro piatto.
La cosa positiva è che mi sento ispirato...la pigrizia aveva avvolto il mio encefalo che adesso pare sbloccato. E stasera mi aspetta il secondo dvd of the Beatles Anthology. Il primo è veramente ben fatto: dagli inizi fino allo sbarco dei baronetti nel febbraio del 1964 in quel di New York, alla conquista del mercato americato sconvolto da I Want To Hold Your Hand. Memorabili le riprese del concerto dei quattro di fronte alla famiglia reale, sempre nel 1964. Nell'introdurre Twist And Shout, Lennon si rivolge al pubblico dicendo una cosa del tipo: "Adesso abbiamo bisogno di un aiuto. Alle persone qui davanti chiedo di battere le mani. Tutti gli altri possono far tintinnare i gioelli". Senza parole!
Fico, c'è la festa in maschera nel tal locale...c'è il rave nel tal'altro posto...non vedo molta differenza con il resto dei giorni. Comunque, cercherò di sotterrare la mia proverbiale acidità.
Qui ad Alessandria è ufficialmente iniziata la stagione dei monsoni. Tranne qualche piccola pausa, sono almeno due giorni che piove, con differente intensità. Sono appena tornato dal giretto col mio amico a quattro zampe che mi è parso un attimo infastidito per via dell'acqua che così impietosamente svelava al mondo la sua asciutta essenza di animale peloso. Sotto lo strato di bioccoli e ciuffi bianchi (anzi, a dire il vero un po' grigi) e sotto le macchie nere si cela un esserino smilzo smilzo. Che quando è bagnato fa quasi tenerezza, con quelle due orecchie gigantesche che si ritrova.
Ma soprattutto io ero senza ombrello...eh sì, perchè sono uscito che non veniva giù niente. Tempo di arrivare a metà circa del giro, la pioggia ha ripreso a colare lungo la volta celeste (che tanto celeste non è) con una discreta insistenza.
Per fortuna che mia madre ha sfidato la fragorosa tempesta di note che si sta abbattendo in camera mia (sto ascoltando Dark Side Of The Moon) per portarmi un bicchiere di caffè caldo. Che io ho tracannato senza badare alle nefaste conseguenze per il mio povero esofago. Ma la cosa più interessante è stata osservare il bicchiere vuoto ma ancora fumante a causa della temperatura incredibilmente elevata del contenuto (che adesso è cortesemente ospitato nel mio stomaco).
Ieri sera sono andato da Max a vedere Troy. Commento spassionato: è una cagata senza precedenti. Brad Pitt ha l'espressività di un cercopiteco, il regista e lo sceneggiatore sono riusciti a trasformare l'Iliade in una ridicolissima soap opera in costume. Insomma, Elena è una troia (scusate l'ovvietà della battuta) perchè lascia il marito Menelao per mettersi con quella cacchina di Paride, che scompare praticamente per tutto il film salvo poi riapparire nel finale per uccidere Achille. Achille, appunto. Brad Pitt, che dà il meglio di sè quando mette in bella mostra gli occhi cerulei, i glutei e i pettorali. Per il resto potrebbe darsi all'ippica. Agamennone è un puzzone assetato di potere e niente più. Ulisse è l'archetipo del politico italiano: sto con Agamennone anche se è un coglione ma mi potrà tornare utile in futuro. Andromaca non fa altro che piangere...insomma, uno spettacolo ripugnante. L'unico che si salva un minimo è Ettore, che quanto meno ha un briciolo di amor patrio e carattere. E guarda caso muore.
Nel frattempo, grazie all'ora legale/solare, non mi ricordo mai, è già buio. E mio fratello e mia madre parlano con noncuranza senza ritegno mentre io cerco di ascoltare Us And Them dei Pink Floyd. Maccheccazzo! E' come se io arrivassi nel bel mezzo del loro pranzo e cacassi nel loro piatto.
La cosa positiva è che mi sento ispirato...la pigrizia aveva avvolto il mio encefalo che adesso pare sbloccato. E stasera mi aspetta il secondo dvd of the Beatles Anthology. Il primo è veramente ben fatto: dagli inizi fino allo sbarco dei baronetti nel febbraio del 1964 in quel di New York, alla conquista del mercato americato sconvolto da I Want To Hold Your Hand. Memorabili le riprese del concerto dei quattro di fronte alla famiglia reale, sempre nel 1964. Nell'introdurre Twist And Shout, Lennon si rivolge al pubblico dicendo una cosa del tipo: "Adesso abbiamo bisogno di un aiuto. Alle persone qui davanti chiedo di battere le mani. Tutti gli altri possono far tintinnare i gioelli". Senza parole!
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