Uno degli ospiti del mio blog è stato rimosso. Non certo per intemperanze col sottoscritto. Il link al blog del Felipe non è più qui di fianco che fa bella mostra di sé.
Ma a questo punto vi starete chiedendo: ma chi è Felipe? O magari vi starete domandando, con un artifizio retorico: ma che ci frega di Felipe?
A me le domande retoriche non sono mai piaciute. Come non sopporto quelli che si fanno le domande da soli o ancora quelli che dicono: "Io mi domando e chiedo". Ma che cacchio...fate la domanda e basta.
Comunque...chi è Felipe?
L'incontro fra il sottoscritto e il losco figuro di cui sopra risale all'autunno del 1989. Mi apprestavo a compiere i miei primi 14 anni e mi avventuravo nel caleidoscopico mondo dei brufoli, degli eccessi ormonali e dei primi pruriti inguinali...insomma...stavo iniziando le scuole superiori. Per la precisione la maxisperimentazione linguistica che proprio quell'anno accoglieva le prime classi di studenti, novità assoluta sull'italico territorio.
Ebbene, il Felipe, di un anno più vecchio di me, mi si presentava in maniera particolare. Per me era Mr. Beatles & Rolling Stones, in forza della sua passione per questi complessi rock albionici. Sempre accompagnato dalla figura mitica del Paolino, se ne stava tranquillo in disparte a chiacchierare di musica che io non conoscevo assolutamente.
Però le lezioni di francese trascorse gomito a gomito sono state illuminanti: rock, deliri vari, i Dirty Pigs, le caramelle sputate. Insomma, stava per iniziare uno dei periodi mitici della mia esistenza. La mia palestra per eccellenza, scuola di humor, sarcasmo tagliente, spensieratezza e goliardia. Tutto all'insegna del rock e della Juventus.
Indimenticabili alcuni duetti, tipo quello durante il viaggio di ritorno da non mi ricordo bene quale gita scolastica: ci producemmo in una fedele riproduzione dell'Inno del Corpo Sciolto di Benigni, riproponemmo in maniera assolutamente originale alcuni dialoghi tratti da capolavori quali Full Metal Jacket e Shining (ci faccio caso solo ora che entrambi sono di Kubrick).
Per non parlare delle session a casa sua a base di compiti (pochi), interviste fasulle ad Ice T, cover dei Red Hot Chili Peppers...il tutto immortalato su nastri magnetici che posseggo ancora (e non pubblicherò mai!).
Come dimenticare i pomeriggi passati al campo sportivo a giocare a pallone, le gite natalizie a Milano durante le quali ci trasformavamo in un branco di animali interessati solo a far del casino fine a se stesso e con l'obiettivo di comprare più cd possibili. Immancabile la rassegna finale di acquisti sul treno, a prenderci per il culo per i respettivi acquisti fatti.
O per esempio, un weekend dell'estate '92 trascorso nella sua casa al Sassello...ricordo la sera davanti a casa al buio a parlare di stronzate e ad ascoltare i Rage Against The Machine, sua nonna che russava, la visita in religioso silenzio al campetto dove regitrò i leggendari nastri con lo Zuni, un tragicomica partita di tennis sotto il sole, il viaggio di ritorno sul pandino di belinskuhravy cantando a squarciagola le canzoni del Duca Bianco.
Poi il diploma e l'università...eh sì, perchè il sodalizio col Felipe ha avuto anche una parentesi accademica. Ma come per tutte le cose geniali, c'è una salita, c'è l'acme e c'è il declino. Per tanti motivi...insomma, anche Lennon e McCartney si sono odiati per un po'. Noi non ci siamo mai odiati...ma lui in quel periodo aveva cambiato città, aveva un altro giro, anch'io ne avevo un altro. L'immancabile split...poi lui cambiò anche università e ci fu il balckout per sette anni.
Finchè, su imbeccata di un vecchio compagno di scuola, venni a sapere che il Felipe aveva aperto un negozio di dischi a Genova. Ci si rivide dopo secoli...e fu come se non ci fossimo mai persi di vista (adesso che sto rileggendo il tutto sembra la storia d'amore fra due omosessuali... O__o).
E poi qualche visita reciproca sporadica, birre e musica ovviamente. Ci sentiamo ogni tanto. Anzi, ci saremmo dovuti vedere la settimana scorsa ma alcuni eventi mi hanno distratto. Rimedierò presto.
Insomma, adesso il negozietto a Genova è chiuso...peccato. Il Felipe ha compiuto da un pezzo 30 anni. Io fra meno di una settimana ne farò 29...sono passati 15 anni dalla prima volta che ci siamo incontrati.
Però c'è un passaggio del suo blog, in cui racconta di quando ci siamo rivisti dopo tanto tempo, che voglio citare:
"Sabato sera ho fatto un serata di gran revival con un mio vecchio compagno di scuola del Liceo.Tato, so che sei uno dei pochi sfegà che ogni tanto legge questo blog. Ti ringrazio per la serata di sabato. Quando hai detto: "alla fine io sono lo stesso cazzone di dieci anni fà" mi hai commosso anche perché mi ci sono ritrovato anch'io in quella frase. Tato, noi spaccavamo già nel 1989 e spacchiamo pure ora, fidati."
Ma a questo punto vi starete chiedendo: ma chi è Felipe? O magari vi starete domandando, con un artifizio retorico: ma che ci frega di Felipe?
A me le domande retoriche non sono mai piaciute. Come non sopporto quelli che si fanno le domande da soli o ancora quelli che dicono: "Io mi domando e chiedo". Ma che cacchio...fate la domanda e basta.
Comunque...chi è Felipe?
L'incontro fra il sottoscritto e il losco figuro di cui sopra risale all'autunno del 1989. Mi apprestavo a compiere i miei primi 14 anni e mi avventuravo nel caleidoscopico mondo dei brufoli, degli eccessi ormonali e dei primi pruriti inguinali...insomma...stavo iniziando le scuole superiori. Per la precisione la maxisperimentazione linguistica che proprio quell'anno accoglieva le prime classi di studenti, novità assoluta sull'italico territorio.
Ebbene, il Felipe, di un anno più vecchio di me, mi si presentava in maniera particolare. Per me era Mr. Beatles & Rolling Stones, in forza della sua passione per questi complessi rock albionici. Sempre accompagnato dalla figura mitica del Paolino, se ne stava tranquillo in disparte a chiacchierare di musica che io non conoscevo assolutamente.
Però le lezioni di francese trascorse gomito a gomito sono state illuminanti: rock, deliri vari, i Dirty Pigs, le caramelle sputate. Insomma, stava per iniziare uno dei periodi mitici della mia esistenza. La mia palestra per eccellenza, scuola di humor, sarcasmo tagliente, spensieratezza e goliardia. Tutto all'insegna del rock e della Juventus.
Indimenticabili alcuni duetti, tipo quello durante il viaggio di ritorno da non mi ricordo bene quale gita scolastica: ci producemmo in una fedele riproduzione dell'Inno del Corpo Sciolto di Benigni, riproponemmo in maniera assolutamente originale alcuni dialoghi tratti da capolavori quali Full Metal Jacket e Shining (ci faccio caso solo ora che entrambi sono di Kubrick).
Per non parlare delle session a casa sua a base di compiti (pochi), interviste fasulle ad Ice T, cover dei Red Hot Chili Peppers...il tutto immortalato su nastri magnetici che posseggo ancora (e non pubblicherò mai!).
Come dimenticare i pomeriggi passati al campo sportivo a giocare a pallone, le gite natalizie a Milano durante le quali ci trasformavamo in un branco di animali interessati solo a far del casino fine a se stesso e con l'obiettivo di comprare più cd possibili. Immancabile la rassegna finale di acquisti sul treno, a prenderci per il culo per i respettivi acquisti fatti.
O per esempio, un weekend dell'estate '92 trascorso nella sua casa al Sassello...ricordo la sera davanti a casa al buio a parlare di stronzate e ad ascoltare i Rage Against The Machine, sua nonna che russava, la visita in religioso silenzio al campetto dove regitrò i leggendari nastri con lo Zuni, un tragicomica partita di tennis sotto il sole, il viaggio di ritorno sul pandino di belinskuhravy cantando a squarciagola le canzoni del Duca Bianco.
Poi il diploma e l'università...eh sì, perchè il sodalizio col Felipe ha avuto anche una parentesi accademica. Ma come per tutte le cose geniali, c'è una salita, c'è l'acme e c'è il declino. Per tanti motivi...insomma, anche Lennon e McCartney si sono odiati per un po'. Noi non ci siamo mai odiati...ma lui in quel periodo aveva cambiato città, aveva un altro giro, anch'io ne avevo un altro. L'immancabile split...poi lui cambiò anche università e ci fu il balckout per sette anni.
Finchè, su imbeccata di un vecchio compagno di scuola, venni a sapere che il Felipe aveva aperto un negozio di dischi a Genova. Ci si rivide dopo secoli...e fu come se non ci fossimo mai persi di vista (adesso che sto rileggendo il tutto sembra la storia d'amore fra due omosessuali... O__o).
E poi qualche visita reciproca sporadica, birre e musica ovviamente. Ci sentiamo ogni tanto. Anzi, ci saremmo dovuti vedere la settimana scorsa ma alcuni eventi mi hanno distratto. Rimedierò presto.
Insomma, adesso il negozietto a Genova è chiuso...peccato. Il Felipe ha compiuto da un pezzo 30 anni. Io fra meno di una settimana ne farò 29...sono passati 15 anni dalla prima volta che ci siamo incontrati.
Però c'è un passaggio del suo blog, in cui racconta di quando ci siamo rivisti dopo tanto tempo, che voglio citare:
"Sabato sera ho fatto un serata di gran revival con un mio vecchio compagno di scuola del Liceo.Tato, so che sei uno dei pochi sfegà che ogni tanto legge questo blog. Ti ringrazio per la serata di sabato. Quando hai detto: "alla fine io sono lo stesso cazzone di dieci anni fà" mi hai commosso anche perché mi ci sono ritrovato anch'io in quella frase. Tato, noi spaccavamo già nel 1989 e spacchiamo pure ora, fidati."
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