Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

giovedì, dicembre 09, 2004

Cos'è una pistola?

Cerchiamo sul vocabolario: "arma da fuoco a canna corta, che si maneggia con una sola mano, usata per colpire bersagli non troppo distanti".

Hmm...insomma, è un assemblaggio di pezzi di metallo e di altri materiali. Se appoggiata da qualche parte magari senza colpo in canna è la cosa più innocua di questo mondo.

Se impugnata senza proiettili nel caricatore, può essere un doloroso corpo contundente e indubbiamente un valido e convincente strumento per far compiere azioni a terzi (per lo più quelli che si trovano a fissare il buco della canna), usando loro violenza.

Se armata e nelle mani di uomo...può succedere qualunque cosa.

Giunti a questo punto del ragionamento, la pistola diventa esclusivamente uno strumento. Tutto il resto dipende dalla volontà di chi la tiene in mano. E qui entriamo nel magico mondo della mente umana.

Non voglio addentrarmi in discussioni più grandi di me, per le quali sono state spese milioni di parole, fatte ore ed ore di filmati, scritti libri, canzoni e quant'altro.
Peraltro non saprei che aggiungere senza essere banale e ripetitivo.

Volevo solo ricordare che l'8 dicembre di 24 anni fa, Mark Chapman, con una pistola in mano, toglieva la vita a John Lennon.

E che ieri sera un tipo si è presentato al concerto dei Damageplan a Columbus, in Ohio. E' salito sul palco, ha gridato qualcosa, ha tirato fuori il ferro che aveva con sé e ha incominciato a sparare sul gruppo. E i freddi ed immobili proiettili nel caricatore hanno finito la loro corsa, incandescenti, colpendo a morte il chitarrista, Darell Abbott detto Dimebag Darrell, di 38 anni.

Dimebag è stato il chitarrista dei Pantera. Ha influenzato il panorama metal degli anni '90. Ha scritto riff devastanti. Con la sua Washburn ha bucato i timpani di tanti fan dei Pantera, come il sottoscritto, che si erano presentati carichi di adrenalina un settembre di dieci anni fa al Filaforum di Milano per assistere ad un loro concerto. Assieme al fratello Vinnie Paul alla batteria, a Phil Anselmo dietro il microfono e Rex al basso, avevo scosso la baracca e aveva iniettato energia da vendere. La sua chitarra ti prendeva e ti rigirava come un calzino. I suoi riff ti entravano nelle orecchie e li sentivi in petto.

Ci rimasi male quando si sciolsero i Pantera. Non ho seguito i Damageplan quanto il quartetto di Dallas però ogni tanto tiravo fuori dalla mia collezione di cd qualche dischetto di Anselmo & co. e mi godevo le loro sfuriate sonore. E l'idea che comunque il barbuto axeman fosse ancora in giro stabiliva un legame col mio passato di giovane metallaro che si esaltava e mimava tutti gli assoli, con trasporto ed energia.

Adesso la Washburn di Dimebag rimarrà nella custodia. Darrell se n'è andato.
Fulmineo come i suoi riff.

You see us comin'
And you all together run for cover
We're takin over this town

Here we come reach for your gun
And you better listen my friend, you see
It's been slow down below,
Aimed at you we're the cowboys from hell
Deed is done again, we've won
Ain't talking no tall tales friend
'Cause high noon, your doom
Comin' for you we're the cowboys from hell