Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

lunedì, gennaio 10, 2005

Incominciamo l'anno nuovo parlando di musica.
Cosa gira nel mio lettore cd in questi ultimi tempi?

Immancabile qualcosa dei Beatles. Ultimamente sto ascoltando con grande piacere A Hard Day's Night, album del periodo "live" che viene spesso ingiustamente snobbato assieme a Please Please Me, With The Beatles, For Sale e Help!. Quando iniziai ad ascoltare i Fab Four ho squajato (come la pleistescion di Totti) Sgt.Pepper e Abbey Road, tralasciando le prime produzioni, ritenendole troppo banali, troppo SheLovesYouYeahYeahYeah.
Beh, mi sono ricreduto a forza di ascolti. A Hard Day's Night è un album allegro, fresco e godibilissimo. Direi il primo capolavoro degli scarafaggi.

Poscia Fragile e 90125 degli Yes. Il primo è stata una folgorazione, il secondo una piacevole riscoperta, annoverandolo nei miei archivi musicali già da qualche tempo.

Qualche brano qua e là di Franco Battiato: più passa il tempo e più mi rendo conto che il catanese è un genio, capace di snocciolare brani di una profondità incredibile.

L'ultimo arrivo è Yellow Matter Custard, tributo ai Beatles suonato da Mike Portnoy, Neil Morse, Paul Gilbert e Matt Bissonette. Divertimento alla stato puro. Intelligente scelta della scaletta, favorendo qualche pezzo meno noto. Non ci sono le solite Let It Be o Hey Jude o Love Me Do ma Dear Prudence, Everybody's Got Something To Hide..., The Night Before, No Reply, I'm A Loser. Per non parlare di A Day In The Life.
L'opener Magical Mystery Tour è da brividi. Cura certosina nei suoni, che risultano incredibilmente vintage; gli intrecci vocali riproposti in maniera quasi fedele all'originale; l'atmosfera di puro divertimento che trasuda da ogni secondo del doppio cd.
Ma soprattutto Portnoy, mastro di sboronaggine percussiva, che scende sul pianeta terra e diventa Ringo Starr per una sera, con tanto di babacino di mr. Starkley sulla cassa, baffoni tipo periodo Let It Be e drumset composto da cassa-rullante-tom-timpano e due piatti in croce.

Basta. Entro la fine di quest'anno metto su la mia Beatles Tribute Band. Non ci sono cazzi!