Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

lunedì, giugno 20, 2005

Questa ancora mi mancava...

Volevo dedicare due righe ad un curioso avvenimento accadutomi proprio questa mattina ma ve lo racconterò un'altra volta.
Ho appena finito di dare un'occhiata al sito del Corriere della Sera e mi ha incuriosito un articolo.
Contesto di riferimento: ieri, all'interno del Parco di Villa Spada a Bologna una quindicenne è stata aggredita e violentata da due uomini.

Oggi, grazie all'articolo di Cristina Marrone e pubblicato oggi 20/06/05 sul sito del Corriere della Sera, sappiamo chi è il responsabile di tale vergognoso misfatto. E la verità ce la svela il procuratore capo di Bologna, il dott. Enrico Di Nicola.

Segue l'articolo.

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L'intervista al procuratore capo di Bologna

Lo sfogo del magistrato Di Nicola dopo lo stupro alla quindicenne: «Trionfa la cultura dell'illegalità». L'allusione alle frasi del premier

«Di fronte a un episodio così grave non ci resta che ricominciare da capo: per attuare i valori della Costituzione e introdurre la cultura della legalità». Le parole del procuratore capo di Bologna, Enrico Di Nicola, sono uno sfogo amaro. Ed è lui stesso che lo ammette.

Procuratore, quali valori della Costituzione sono venuti a mancare?
«Quando si dice che il 40% della ricchezza sommersa rappresenta un bene per il Paese perché in questo modo noi ci svilupperemo, io ritengo che si dica qualcosa che non può essere conforme ai valori costituzionali. E’ la cultura dell’illegalità».

Sono affermazioni del premier Berlusconi di qualche giorno fa. Ma questo cosa c’entra con la violenza sessuale a una minorenne?
«Coloro che commettono attività delinquenziali così traumatiche vedono che certi valori mancano alla classe dirigente. Fino a quando sarà così non avranno certo degli esempi da seguire. Nessuno a cui ispirarsi per vivere in una civile convivenza. Senza una cultura della legalità non possiamo pretenderlo. Fino a quando non sostituiremo all’individualismo esasperato, che si ravvisa nella società e che determina questo tipo di reazioni, una cultura istituzionale, noi andremo sempre peggio».

Come interpreta il fatto che l’aggressione è avvenuta in pieno giorno, in un parco pubblico affollato di gente?
«E’ un segnale molto negativo. Sintomo di un decadimento dei valori da parte di soggetti che hanno agito come bestie, ispirati dall’istinto e dalla violenza per ottenere subito quello che volevano. Ma è grave anche il fatto che nessuno si sarebbe accorto di niente. Davvero nessun testimone?».

Come si è arrivati a tanta violenza?
«Dobbiamo chiedercelo. Con forza. Chi rapina e violenta con uno scopo individualistico è sì un soggetto fuori dalla società, ma vede intorno a sé un ambiente individualistico, basato sull’interesse personale perché oggi è questa la cultura dominante».

1 Comments:

  • At 21/6/05 18:44, Blogger Alex said…

    io mi stupisco che nessuno abbia visto / sentito o sia intervenuto.... che cavolo! Ma si ha paura dei delinquenti extracomunitari? Che non capiti mai a me, potrei finire in galera.... che rabbbbia!

     

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