Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

giovedì, giugno 10, 2004

Ormai è sulle pagine dei giornali da parecchi giorni la vicenda della setta satanica, dei ragazzi morti e sepolti (o, a quanto pare, sepolti e poi morti) in un boschetto in provincia di Varese (se non mi ricordo male), dell'evimetal e dell'ardroc che sono musiche malefiche ispirate da satanasso e cose così.

E ogni volta che un gruppo di dementi (perchè bisogna chiamarli col loro nome) si riunisce per officiare oscuri e sulfurei riti (che prevedono, a quanto pare, sacrifici umani), ti pareva che non salta fuori la solita storia? E cioè che la musica di Satana, i messaggi rovesciati, questi poveri giovini che sono plagiati da artisti maledetti e capelloni (e anche un po' puzzolenti, ammettiamolo), e le sigarette di droga, e le pillole, le cavallette, le sette piaghe d'Egitto e bla bla bla.

La cosa sconvolgente è che i cosiddetti "psicologi" o, per citare Francesco Nuti da Caruso Pascowsky, i cosiddetti "psic'analisti" belin, ci danno sotto con le loro osservazioni e con le loro pillole di saggezza. E io, nel mio piccolo, dò (con l'accento, sennò me lo confondete con l'omonima nota musicale) il mio contributo.
Ieri pomeriggio ho tirato fuori la mia vecchissima magliettina dei MetallicA, raffigurante la copertina di un capolavoro del tresc metal: Master Of Puppets. Tutta bella colorata, con un bel cimitero, tutte quelle belle croci bianche messe in fila.

E voglio ben vedere se qualcuno, mentre sono in giro col mio amico peloso, ha il coraggio di dirmi che sono un adoratore di satana.

Già credo a fatica in Dio, figuriamoci poi nel suo malvagio omologo.