Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

giovedì, settembre 16, 2004

Quanti di voi almeno una volta nella vita hanno sentito la frase: "Da grande farò il pompiere!!"?

Quanti di voi hanno mai visto la pubblicità dei bastoncini Find*s (scusate l'asterisco ma non potevo fare una pubblicità così smaccatamente palese) in cui il bambinello si caccia in gola una forchettata di pesce fritto e dice che vuole fare l'astronauta e robe del genere (e intanto la mamma pensa: "ma fà pure quello che vuoi, magna sta roba che se no tuo padre me la mette per supposta visto che ho speso una tombola per comprarla, per non darti per il ventesimo giorno di fila semolino e cipolle")?

E quanti di voi si sono mai posti l'amletico dubbio (cioè "Che farò da grande") nel momento in cui hanno compilato la domanda per l'iscrizione alla scuola superiore o all'università o ad un master/dottorato?

E quanti di voi, fatta la scelta (anche se a volte non è tale, quanto piuttosto trovarsi in una situazione, forzati dalle contingenze, dalla sfiga o dal culo) si sono chiesti se è stata la scelta giusta?

Avete dato una risposta a tutte queste domande? Se sì (il che vuol dire che non avete niente da fare, dunque filate immediatamente a lavorare), sappiate che non me ne frega niente.
Comunque, adesso smettetela di rispondere sennò non riesco neanche a sentire i miei pensieri e non riesco a finire sto cazzo di post.

Dunque, dicevo...ah sì. Mi sono posto anch'io queste domande. La cosa non molto incoraggiante è che non sono stato capace di darmi una risposta degna di questo nome.
In molti mi dicono che gli studi fatti mi hanno dato una certa capacità di adattamento nonchè versatilità che potrà essere solamente vantaggiosa.
Sarà anche così...incomincio ad avere dei dubbi.
Ma ormai non importa più perchè ho deciso. Da grande farò il minchione! Mi sono reso conto che è una cosa che mi riesce incredibilmente bene! Attenti però a non confondere la figura del minchione con quella del clown. Il clown è nobile, soffre nel profondo per le sventure che la vita gli ha fatto piovere addosso ma la sua maschera deve sempre ridere, anche contro le avversità del fato.
Il minchione non è così romantico. Anzi, non lo è per niente! Il minchione è il classico tipo che perde tempo davanti alle macchinette del caffè, possibilmente con una mezza sigaretta fumante fra le dita, il che indica che è lì già da un pezzetto.
Il minchione non prende le cose sul serio, è fondamentalmente un incosciente, non si cura delle scadenze, penzola un po' di qua e un po' di là. Il suo habitat naturale è il bar all'ora dell'aperitivo, parla di calcio, musica...parla di qualunque cosa non riguardi lavorare o avere delle responsabilità. Infatti non appena si tocca l'argomento, si allontana con passo affrettato bonfonchiando di certi impegni che deve assolutamente assolvere (ma come potrebbe essere vero, dato che il minchione non sa cosa siano le responsabilità?).
Da non confondere col perditempo o col cazzone...il perditempo si trova in quella situazione occasionalmente, il cazzone è in fondo un giocherellone e non fa della sua condizione una filosofia di vita.
Il minchione può essere più o meno appariscente nell'aspetto, poichè non è una moda ma un vero proprio approccio metafisico (e metà no...scusate, questa è veramente orrenda) alla vita.
Ormai è deciso...questa è la mia strada.

Ma soprattutto grazie a te...sì sì, ce l'ho con te...non far finta di niente, lo sai che sto parlando con te. Grazie per avermelo fatto capire. Ora tutti i pezzi del puzzle combaciano!

Yes!