Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

martedì, gennaio 11, 2005

Da oggi...anzi da ieri non si può più fumare nei locali pubblici di ogni tipo.

La cosa era risaputa...ma è come quando prenoti la visita dal dentista e lui te la fissa fra due mesi. Fino a quella data non te ne preoccupi. Quando manca una settimana incominci a pensarci. La sera prima hai paura. Il fatidico giorno sei quasi tentato di disdirla ma sai che non puoi evitarla.

Tanto per la cronaca, devo andarci fra due settimane.

Comunque, non si può più fumare nei locali pubblici. E la cosa mi pare sacrosanta.
Codesta sera, mentre consumavo un frugale pasto assieme a mio fratello e alla mia signorina, mi intrattenevo ascoltando il tiggì. Ad un certo punto parte un servizio (l'ennesimo) sulle bionde bandite (e non si tratta di platinate fuorilegge).
Non mi ricordo dove, si è tenuta una manifestazione, forse a Roma, alla quale hanno preso parte noti personaggi tipo uomini della tivvù, giornalisti, attori e chi più ne ha più ne metta. Tutti accomunati dalla passione per la ciospa.

Ad un certo punto intervistano Giordano Bruno Guerri, direttore de L'Indipendente, il quale, per sfidare il neodivieto, si è messo a fumare in un luogo aperto al pubblico, beccandosi la sacrosanta sanzione. E fin qui niente da dire, se l'è cercata. Ma quello che mi ha fatto maggiormente incazzare sono state le sue parole: "Farò ricorso al TAR e poi fin su ad arrivare alla Cassazione. Per dimostrare l'illegittimità di questa legge. Non è democratica".

Ma come? Certo, il diritto del fumatore e bla bla bla. E tutti quelli che si sono sorbiti loro malgrado il fumo degli altri? Queste persone non hanno il diritto di poter godere di spazi, quali locali e ristoranti, senza essere appestati dal fumo degli altri?

Per quello che mi riguarda, non fumerò più nei locali pubblici, rispetterò la legge. E per fumare, uscirò. D'altronde io stesso sono provo fastidio quando entro in un locale fumoso.
Persone come il Bruno Guerri, provocatori per natura fino a rasentare la ridicolaggine, dovrebbero pensare ogni tanto prima di aprire bocca.

Però, adesso che i fumatori brutti e cattivi sono stati eliminati, lo Stato dovrebbe mollare il Monopolio dei tabacchi, se fosse un minimo coerente. In tal caso, il suo sarebbe sì un comportamente volto a tutelare veramente la salute di tutti.
Purtroppo però sarà solo capace di aumentare sempre di più il prezzo delle sigarette.