Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

lunedì, luglio 05, 2004

Eccomi, esattamente 24 ore dopo il mio ritorno in terra natia, reduce da questo weekend tutto rock e salsedine (ci avrei voluto aggiungere un po' di gnocca ma vabbè, sarà per la prossima volta).

Il concerto dei Killer Queen è stato molto bello come al solito...peccato che le esigenze di tempo li hanno costretti a tagliare la scaletta e dunque non sono più riusciti a salire sul palco (brrr...questa è brutta forte...).

Qualche istantanea:

1. la chiacchierata con Daniele Trambusti, gran batterista rock, nell'aftershow (LOL!). That is to say mezz'ora e più dispersi fra poliritmie, Mike Portnoy, Frank Zappa, la chiave per accordare i tom, Vinnie Colaiuta, il prog anni '70, la tecnica e l'approccio artistico;

2. la faccia di Raffaele quando gli abbiamo dato la targa (cazzo, stavo per scrivere: "quando gli abbiamo dato le terga");

3. il mare! le onde! la sabbia! il vento! YEAHHHHHH!!!;

4. gli sms ad un'amica che stava sui libri a studiare a Torino mentre io mi rosolavo al sole come una fettina di maiale;

5. la vita che c'è a Viareggio, i Mr.Funk (non me ne voglia la tribute band a Vasco);

Ma soprattutto i ragazzi del ng. Oh, ne viene sempre fuori una eh! Non ci si annoia mai e ci si sbraga in 4 dalle risate.

Ah, dimenticavo: volete provare la sensazione fastidiosa di essere osservato con un pizzico di odio dai vostri vicini di ufficio? It's easy: basta che ti presenti abbronzato dopo un weekend al mare. In più riscuoti anche un discreto successo poichè a causa della tintarella (che nel mio caso è più un'ustione) la gente si ferma per chiacchierare.

E poi stamattina il dolce risveglio: come al solito esco che non sono neanche le 8 per la passeggiatina col mio amico peloso. E mentre la creatura a quattro zampe mi trascina letteralmente in giro, il mio passo certamente poco saldo incoccia in un pezzo metallico, tipo quello delle grucce appendiabiti (o ometti), cha amabilmente mi graffia lu piede.

L'effetto è stato questo: immaginate una spiaggia bianca, il mare leggermente mosso ma non troppo, l'azzurro del mare ed il bianco dei fondali, un crocchio di palme che con la loro ombra ti difende dal sole, la brezza che accarezza la tua pelle e tu...con gli occhiali da sole sei sdraiato appoggiato ad un vecchio tronco ormai secco, con in mano una pinacolada, uno spinello e contornato da magnifiche donne ignude!
Poi ti cade una noce di cocco in testa, lo stridio della puntina sul disco:

STRONZO, STAI ATTENTO A DOVE METTI I PIEDI!