Oggi è una giornata strana. Mi sono alzato più tardi del solito (le 8.15). Sono arrivato in ufficio e mi sono messo a chiacchierare con la responsabile della ricerca alla quale sto partecipando. E ovviamente non ho combinato niente (se escludiamo circa mezz'ora di dialogo per fare il punto della situazione).
L'atmosfera che ormai si respira è quella delle ferie. Qui tutti, più o meno, sono in partenza o sono già partiti. E io forse, quest'anno, resto qui. Il mio obiettivo era di andare a bagnare i piedi sulla riviera ligure ma, a quanto pare, l'operazione difficilmente andrà in porto.
Sono anche abbastanza scarico mentalmente. Non ho molti argomenti di discussione. Probabilmente mi farebbe bene un po' di eremitaggio da qualche sperduto sul globo terracqueo.
Anche col mio simpatico complessino la situazione è stazionaria, poichè le ferie allontanano le prospettive di suonare in giro, almeno nel breve periodo.
Forse questa sera proveremo con un'ospite, una cantante molto brava che fra le varie cose si occupa dell'organizzazione della manifestazione musicale che si tiene annualmente nel suo paesino, nella Langa astigiana. Il ganzo di questa signorina, anch'egli musico, ha organizzato codesto happening musicale (cliccate per avere informazioni) che si svolgerà a Calamandrana (che è in provincia di Asti), il 23 e 24 luglio. Magari ci fo un salto.
L'altro giorno sono tornato a calcare i campi di erba sintetica per una partitella a calcetto. Durata (non della partita ma del mio fisico): 10 minuti. Poi sono allegramente collassato, non prima di aver dispensato un sontuoso taglio per la mia punta che ovviamente si è mangiata il gol. Le condizioni climatiche erano avverse, nel senso che abbiamo giocato giusto giusto nelle ore più calde della giornata. Io ero armato di pantaloncini, scarpe, bandana in testa e occhiali da sole: un coatto fatto e finito, con tanto di adipe saltellante, giusto per aggiornarvi circa la mia possente tenuta atletica.
Avete presente Maradona? Ecco, ho la stessa panza e prestanza.
L'atmosfera che ormai si respira è quella delle ferie. Qui tutti, più o meno, sono in partenza o sono già partiti. E io forse, quest'anno, resto qui. Il mio obiettivo era di andare a bagnare i piedi sulla riviera ligure ma, a quanto pare, l'operazione difficilmente andrà in porto.
Sono anche abbastanza scarico mentalmente. Non ho molti argomenti di discussione. Probabilmente mi farebbe bene un po' di eremitaggio da qualche sperduto sul globo terracqueo.
Anche col mio simpatico complessino la situazione è stazionaria, poichè le ferie allontanano le prospettive di suonare in giro, almeno nel breve periodo.
Forse questa sera proveremo con un'ospite, una cantante molto brava che fra le varie cose si occupa dell'organizzazione della manifestazione musicale che si tiene annualmente nel suo paesino, nella Langa astigiana. Il ganzo di questa signorina, anch'egli musico, ha organizzato codesto happening musicale (cliccate per avere informazioni) che si svolgerà a Calamandrana (che è in provincia di Asti), il 23 e 24 luglio. Magari ci fo un salto.
L'altro giorno sono tornato a calcare i campi di erba sintetica per una partitella a calcetto. Durata (non della partita ma del mio fisico): 10 minuti. Poi sono allegramente collassato, non prima di aver dispensato un sontuoso taglio per la mia punta che ovviamente si è mangiata il gol. Le condizioni climatiche erano avverse, nel senso che abbiamo giocato giusto giusto nelle ore più calde della giornata. Io ero armato di pantaloncini, scarpe, bandana in testa e occhiali da sole: un coatto fatto e finito, con tanto di adipe saltellante, giusto per aggiornarvi circa la mia possente tenuta atletica.
Avete presente Maradona? Ecco, ho la stessa panza e prestanza.
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