Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

martedì, luglio 06, 2004

Quali sono le motivazioni che fra pochi minuti mi spingeranno ad appoggiare il culo sulla macchina e partire alla volta di Bergamo per vedere per la quinta volta (e quarta dal 2002) i Dream Theater? Ma soprattutto spendere 38 euri di biglietto più un aggiunta di gasolio e autostrada? E tornare a casa ad ore improponibili e dormire 4/5 ore al massimo?

Queste sono belle domande.

I cinque newyorkesi (che poi sono 4 dato che LaBrie è canadese) sono fra i miei preferiti. Grande musica e grandi musicisti. Anche se dal 2001 fino ad oggi la loro vena artistica sembra si stia esaurendo. Certo, fra tour, clinics, progetti paralleli ed amenità varie, in questi ultimi anni hanno lavorato parecchio. Però la qualità di alcuni loro lavori non è stata mai più raggiunta.

Suono, ed è un motivo che mi spinge a vedere i loro live shows: mi diverto, sono spettacolari, forse eccessivamente esibizionisti, quasi dei fenomeni da baraccone.

A Roma, un paio di giorni fa, hanno proposto quasi tutto il loro ultimo lavoro, Train Of Thoughts, uscito nell'autunno del 2003, più qualche brano un po' meno recente. A vedere la scaletta non mi pareva niente di che.

Ieri sera a Firenze hanno attinto a piene mani dai loro lavori un po' più datati, tirando fuori dal cilindro Afterlife, tratta dal primo album, ma soprattutto la mastodontica A Change Of Seasons, suite di 23 minuti da far accapponare la pelle.

A questo punto, stasera a Bergamo cosa suoneranno? Speriamo in cose un po' più vecchie. E' la loro ultima data italiana di questo minitour estivo...speriamo che siano riconoscenti nei nostri confronti (già la loro presenza qui in Italia è un regalo per noi fans).

Di certo, fino a che non uscirà un nuovo lavoro, non penso proprio che andrò ancora a vederli. E comunque deve essere veramente qualcosa di spettacolare.
Anche perchè, a furia di presenziare ai loro concerti, mi sembra di produrmi in un'attività del tutto routinaria, mi sembra di perdere tutta quell'emozione e quella tensione tipica di ogni concerto.

A dire il vero, al momento, la mia unica preoccupazione è quella di non beccare tonnellate di traffico sulla tangenziale di Milano e sulla A4, che dopo una certa ora pare un serpente immobile di automobili.

Postilla: mi auguro che sia veramente un concerto indimenticabile, altrimenti mi mangerò le palle perchè con i soldi del biglietto potevo comprare un splash da 10" usato e in ottimo stato.