Sono tornato.
Cioè, sono tornato ieri sera alle 2.
L'andata è filata liscia, se escludiamo il fatto che ho sbagliato strada sulla tangenziale di Milano, sono rimasto imbottigliato nel traffico e mi sono perso a Bergamo.
Il concerto...che dire...sono soddisfatto per aver sentito finalmente A Change Of Seasons e Fortune In Lies live, però mi mancava entusiasmo. Oddio, non mi è dispiaciuto però mi sembrava di vedere qualcosa di già visto, trito e ritrito.
Sì sì, la mia convinzione è sempre più ferma: non penso che andrò ancora a vedere i Dream Theater.
Per contro, ho avuto il piacere di rivedere, anche se solo per pochi minuti, il Genzo, bergamasco autoctono. Era da gennaio che non ci beccavamo, in occasione di un concerto dei Killer Queen a Moncalieri.
Il viaggio di ritorno è andato liscissimo, non c'era praticamente nessuno per strada, tranne un francese di merda che a momenti mi viene addosso in autostrada perchè il coglionazzo non ha visto che stavo sorpassando.
E ho avuto modo di constatare che la tangenziale di Milano di notte è quanto di più deprimente esista. Non che mi aspettassi Copacabana, per carità, però il paesaggio circostante era veramente da suicidio. E poi c'era anche un filo di nebbia che rendeva il tutto ancora più suggestivo.
Ora purtroppo devo interrompere qui: devo andare da un otorinolaringoiatra a prenotare un trapianto di timpani. E mancano ancora all'appello le prove col gruppo domani sera e il concerto di sabato...
Cioè, sono tornato ieri sera alle 2.
L'andata è filata liscia, se escludiamo il fatto che ho sbagliato strada sulla tangenziale di Milano, sono rimasto imbottigliato nel traffico e mi sono perso a Bergamo.
Il concerto...che dire...sono soddisfatto per aver sentito finalmente A Change Of Seasons e Fortune In Lies live, però mi mancava entusiasmo. Oddio, non mi è dispiaciuto però mi sembrava di vedere qualcosa di già visto, trito e ritrito.
Sì sì, la mia convinzione è sempre più ferma: non penso che andrò ancora a vedere i Dream Theater.
Per contro, ho avuto il piacere di rivedere, anche se solo per pochi minuti, il Genzo, bergamasco autoctono. Era da gennaio che non ci beccavamo, in occasione di un concerto dei Killer Queen a Moncalieri.
Il viaggio di ritorno è andato liscissimo, non c'era praticamente nessuno per strada, tranne un francese di merda che a momenti mi viene addosso in autostrada perchè il coglionazzo non ha visto che stavo sorpassando.
E ho avuto modo di constatare che la tangenziale di Milano di notte è quanto di più deprimente esista. Non che mi aspettassi Copacabana, per carità, però il paesaggio circostante era veramente da suicidio. E poi c'era anche un filo di nebbia che rendeva il tutto ancora più suggestivo.
Ora purtroppo devo interrompere qui: devo andare da un otorinolaringoiatra a prenotare un trapianto di timpani. E mancano ancora all'appello le prove col gruppo domani sera e il concerto di sabato...
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