Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

mercoledì, aprile 28, 2004

Torino è una gran bella città! Soprattutto in primavera/estate. Aleggia nell'aria un non so che di nobile, che alberga peraltro nell'animo di tutti i piemontesi. Sì sì..mi piace davvero! Se un giorno lascerò le lande brumose mandrogne e potrò scegliere la destinazione, quella sarà sicuramente Torino.

Dopo Trepalle ovviamente, ove mi sentirei a casa.

E da buon italiano medio non ho potuto esimermi dal guardare almeno 10 minuti di Italia - Spagna, il match passerella per RobbbbberdoBBBBBaggio (in biscardese).
Ho visto praticamente niente, il tempo di ammirare una bella entrata in tackle di Ferrari, una buona parata di Peruzzi, un crossaccio in tribuna di Panucci, 10 buoni minuti di Aimo Diana e le tempie ingrigite del buddha (ovviamente minuscolo...non vorrei trovarmi una manifestazione buddhista sotto casa domani, altrimenti faccio tardi in università) del calcio italiano lungamente riprese dalle invadenti telecamere RAI dopo la sostuzione del fenomeno di Caldogno in favore del Romario del Salento (al secolo Fabrizio Miccoli).

E da tutto ciò cosa ho imparato? Ho avuto la conferma (manco ce ne fosse bisogno) che i genovesi sono fenomenali! Fra i tanti striscioni presenti a Marassi, uno su tutti mi ha fatto sbellicare:

Senza il Codino ci rompiamo il belino