Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

giovedì, giugno 23, 2005

Il brodo primordiale

"Se nella vita di ogni giorno la generazione spontanea non esiste, non era risolta ancora la spiegazione relativa all'origine della prima vita. Poiché oggi sappiamo che tutti gli organismi viventi possiedono un sistema genetico comune e processi metabolici collegati e sovrapponibili possiamo ipotizzare che la vita si sia generata sulla terra con uno solo evento di buona riuscita, ed in base a questo si è poi imposta. Agli inizi del XX secolo A.I. Oparin, biochimico russo, propone un nuovo tipo di generazione spontanea, non come atto di creazione ma bensì dell'inevitabile, benchè casuale aggregazione di molecole inorganiche in una atmosfera primordiale assai diversa da quella attuale."

Fra le tante cose che si possono trovare gironzolando per la rete, questa è una delle definizioni risultanti dalla ricerca su vuvuvupuntogugolpuntocom dell'espressione brodo primordiale.

Cos'è dunque il brodo primordiale? Ve lo dico io cos'è. Venite qui in terra mandrogna e potrete sperimentarlo direttamente sulla vostra pelle.
E' quella sensazione di appiccicaticcio che si prova dal momento in cui aprite gli occhi a quando vi lasciate andare dolcemente nelle braccia di Morfeo. E se siete sufficientemente sfortunati, quando le luci dell'alba vi desteranno dal vostro meritato riposo, vi accorgerete che anche durante la notte questo sottile scafandro di sudore non vi ha abbandonati, lasciandovi madidi manco aveste corso la Maratona di New York.

Questo è il brodo primordiale...questa sorta di acquario nel quale però si può respirare. Io poi non sudo...schiumo come un cavallo non appena sia la temperatura che l'umidità aumentano implacabilmente.

Se ad Alessandria dovessero implementare un piano di marketing territoriale, l'afa potrebbe essere sicuramente uno dei prodotti da offrire ai turisti.
E quindi in vista di un vostro futuro viaggio nelle mie terre umide, vi presento Alessandria:


casa dolce casa

Potete ammirare il placido Tanaro che scorre e che a volte ci inonda e la Cittadella militare dall'altra parte del fiume, grossa quanto il centro cittadino.

E la freccia indica la mia modesta residenza. Adesso se volete farmi visita sapete anche dove trovarmi.

ps: la foto è stata scattata da qualche satellite che gira per la volta celeste che se guardate bene in su per scorgerlo magari riesce anche a fotografarvi i peli che avete nel naso. Trovate tutto qui.

lunedì, giugno 20, 2005

Questa ancora mi mancava...

Volevo dedicare due righe ad un curioso avvenimento accadutomi proprio questa mattina ma ve lo racconterò un'altra volta.
Ho appena finito di dare un'occhiata al sito del Corriere della Sera e mi ha incuriosito un articolo.
Contesto di riferimento: ieri, all'interno del Parco di Villa Spada a Bologna una quindicenne è stata aggredita e violentata da due uomini.

Oggi, grazie all'articolo di Cristina Marrone e pubblicato oggi 20/06/05 sul sito del Corriere della Sera, sappiamo chi è il responsabile di tale vergognoso misfatto. E la verità ce la svela il procuratore capo di Bologna, il dott. Enrico Di Nicola.

Segue l'articolo.

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L'intervista al procuratore capo di Bologna

Lo sfogo del magistrato Di Nicola dopo lo stupro alla quindicenne: «Trionfa la cultura dell'illegalità». L'allusione alle frasi del premier

«Di fronte a un episodio così grave non ci resta che ricominciare da capo: per attuare i valori della Costituzione e introdurre la cultura della legalità». Le parole del procuratore capo di Bologna, Enrico Di Nicola, sono uno sfogo amaro. Ed è lui stesso che lo ammette.

Procuratore, quali valori della Costituzione sono venuti a mancare?
«Quando si dice che il 40% della ricchezza sommersa rappresenta un bene per il Paese perché in questo modo noi ci svilupperemo, io ritengo che si dica qualcosa che non può essere conforme ai valori costituzionali. E’ la cultura dell’illegalità».

Sono affermazioni del premier Berlusconi di qualche giorno fa. Ma questo cosa c’entra con la violenza sessuale a una minorenne?
«Coloro che commettono attività delinquenziali così traumatiche vedono che certi valori mancano alla classe dirigente. Fino a quando sarà così non avranno certo degli esempi da seguire. Nessuno a cui ispirarsi per vivere in una civile convivenza. Senza una cultura della legalità non possiamo pretenderlo. Fino a quando non sostituiremo all’individualismo esasperato, che si ravvisa nella società e che determina questo tipo di reazioni, una cultura istituzionale, noi andremo sempre peggio».

Come interpreta il fatto che l’aggressione è avvenuta in pieno giorno, in un parco pubblico affollato di gente?
«E’ un segnale molto negativo. Sintomo di un decadimento dei valori da parte di soggetti che hanno agito come bestie, ispirati dall’istinto e dalla violenza per ottenere subito quello che volevano. Ma è grave anche il fatto che nessuno si sarebbe accorto di niente. Davvero nessun testimone?».

Come si è arrivati a tanta violenza?
«Dobbiamo chiedercelo. Con forza. Chi rapina e violenta con uno scopo individualistico è sì un soggetto fuori dalla società, ma vede intorno a sé un ambiente individualistico, basato sull’interesse personale perché oggi è questa la cultura dominante».

sabato, giugno 18, 2005

Rinfresco...

Siete invitati a partecipare al rinfresco per l'inaugurazione della versione 3.0 del mio diario di bordo.
Cambiata l'impaginazione, rinnovati i link, tolte alcune cazzatine tipo il contatore delle visite ed il guestbook (se volete dirmi qualcosa ci sono i commenti, nuovamente riabilitati).

Il colore...un misto fra verde pisello e verde acido...il colore della mia faccia stamattina dopo il grandioso...ma che dico...maestoso...roboante concerto dei Cognizione Zero, che si è svolto ieri sera in quel di Pontecurone, in occasione della festa dell'AVIS locale.
Dopo aver ammirato l'estrema efficienza della flotta volante di prelievo ematico (fottute zanzare di merda!) verso le 23 ci siamo cimentati in una prestazione direi maiuscola...per lo meno io mi sono divertito...anche se penso che questa sarà l'ultima volta che andiamo a suonare ad una festa di paese...non ti si fila nessuno.

Comunque abbiamo masticato e deglutito aggratis! E roba anche buona, non c'è che dire.
Ma non mi dilungo oltre, ecco la portentosa scaletta di ieri sera (soprattutto orginale)...tanto la cambieremo molto presto:

  • Walk Of Life - Dire Straits
  • The Best - Tina Turner
  • It's Only Love - Bryan Adams/Tina Turner
  • I Want It All - Queen
  • You Give Love A Bad Name - Bon Jovi
  • Rome Wasn't Built In A Day - Morcheeba
  • Bad Love - Eric Clapton
  • Hold The Line - Toto
  • Don't Chain My Heart - Toto
  • What's Up (4 Non Blondes)...la odio!
  • Long Train Runnin' - The Doobie Brothers
  • Hot Stuff - Donna Summer
  • Il Tempo Di Morire - Lucio Battisti (con Roll Over Beethoven e Johnnie B. Goode)
  • Keep The Faith - Bon Jovi
  • Nobody's Wife - Anouk
  • Cocaine - Eric Clapton

Tanto per rendervi ulteriormente partecipi della festa di ieri sera, ecco un'istantanea della basetta molto vintage che incorniciava il mio volto madido di sudore...ed ero pure bandanato...ma questa è un'altra storia!

foto basetta

mercoledì, giugno 15, 2005

Lavori in corso!

Dunque....giusto l'altro giorno mi sono messo a pasticciare con i template, salvando ovviamente quello che stavo utilizzando, per non perdere tutte le impostazioni.
Risultato: non ho trovato un template che mi piacesse particolarmente e in più, per uno strano scherzo che la rete mi ha fatto, ho perso i vecchi settaggi.

Siamo in una fase di transizione. Un po' come Torino che tra Olimpiadi e metropolitana pare un percorso ad ostacoli.
La direzione si scusa con la gentile clientela e assicura che entro breve, chissà, potrebbe vedere la luce la versione 3.0 del blog dell'osservatore pratico.

Stiamo lavorando per voi...

lunedì, giugno 13, 2005

Quanto costa?

Ormai nella vita tutto ha un costo...dal più insignificante bene di consumo al più alto ideale.
Basta avere i soldi per pagare e puoi avere tutto...puoi anche lavarti la coscienza.
Tutto è in vendita...e se va bene c'è anche lo sconto o il saldo o la svendita per rinnovo locali/chiusura attività e cose così.
Però, se nel più remoto angolo del nostro cuore (o del nostro cervello) è rimasto un pizzico di dignità, un'unghia di amor proprio, un grammo di orgoglio, una stilla di coerenza allora tutto è possibile. E i soldi non possono più comprare niente...ma proprio un bel niente.

Bene...oggi ero a Torino in Regione Piemonte per seguire la conferenza stampa di presentazione di un libro su blablabla scritto da blablabla.
Esco dal palazzotto e mi dirigo di buon passo verso Porta Nuova per prendere il treno. E mi accorgo che l'unico convoglio utile sarebbe partito non prima di un'ora e mezza.
Decido allora di prendermela con calma, come Fonzie, e di consumare un frugale pasto.
Che poi mi ha complicato la digestione e mi ha fatto clamorosamente collassare sul sedile dello scompartimento nella tratta da Trofarello ad Asti.
Comunque...decido di mangiare lì in stazione, mi tracanno una birretta piccola, mi scolo un caffè e poi....devo andare in bagno a cambiar l'acqua al merlo.

Incomincio a girare come un peripatetico con l'unico obiettivo di individuare un vespasiano. La mia vescica garantiva ampia autonomia però ritenevo cosa buona e giusta svuotarla prima che le sollecitazioni della tratta ferroviaria mi obbligassero ad usufruire dei servigi della ritirata direttamente sulla carrozza (che detto per inciso - infatti lo scrivo fra parentesi - non mi piacciono punto).
Percorro Porta Nuova in lungo ed in largo fino a che non scorgo l'insegna luminosa della toilette. Allungo il passo e mi ci fiondo ma una scritta mi fa raggelare in sangue e le urine.

Sostanzialmente per pisciare devo pagare 0,70 €!!!! Cosa?!?! Fatemi capire...per espellere i rimasugli liquidi del mio metabolismo devo metter mano al portafoglio...quasi tanto quanto un caffè?!?
Una volta ci si fermava all'autogrill e per mingere si versava un obolo (e lì stava al cuore e all'impellenza delle persone).

Ma qui è troppo...leggo sul cartello...fee: 0,70 €

Piuttosto me la tengo e la porto a casa, che diamine!

E così feci...feci...ma questa è un'altra storia...la racconterà la prossima volta.