Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

venerdì, ottobre 28, 2005

Another brick in the wall...che se ne va...

La casa in cui abito è abbastanza vecchia, penso risalga alla fine dell'800. Insomma, una di quelle costruzioni tipiche del centro storico. Ma soprattutto ha un particolare che mi ha sempre affascinato: il lungo ballatoio che si affaccia sul cortile.

Ho attraversato quella passerella per anni e anni, alla fine della quale vi era l'entrata di casa mia. Due anni fa mi sono trasferito nell'appartamento di fianco a quello in cui vivevo prima e quindi non sono più obbligato a farmi tutta la passeggiatina per varcare l'uscio. Però ogni tanto, soprattutto durante la bella stagione, esco e mi appoggio alla ringhiera, ad osservare il campanile del duomo che svetta a fianco di un palazzo e delle antenne con ripetitori della Telecom. Poco sotto la sommità del campanile c'è una casa. I suoi colori variano, dal bianco intonaco al rosso quasi bordeaux...vecchie case, anche quelle, di ringhiera. Addirittura un'ala fino a qualche anno fa aveva ancora il bagno sul balcone.

In questi giorni stanno distruggendo proprio quello stabile. Ne costruiranno uno più moderno e funzionale, con tanto di box auto. Le macchine da cantiere hanno già iniziato a lavorare ed è proprio da quando hanno incominciato ad abbattere che mi chiedo, di mattina quando mi reco al lavoro, cosa non troverò più al mio ritorno...
cosa di quel panorama che ha accompagnato i miei primi 30 anni (spero tanto di averne ancora almeno uno se non due di trent'anni) rimarrà in piedi ancora per poco.

E partono i ricordi...sicuramente ci aveva vissuto una famiglia con un ragazzino che penso fosse mio coetaneo...lo vedevo uscire dalla porticina di casa e dirigersi verso una specie di terrazzino proprio alla fine del ballatoio. Lì, durante la bella stagione, tra vasi e piante, c'erano i suoi giochi...un pallone, una biciclettina. E poi gli abbaini, quasi sempre un po' in malarnese, con i vetri rattoppati alla bisogna e i coppi del tetto, alcuni leggermente spostati dalle intemperie. E poi i gatti che camminavano sui bordi delle ringhiere, in precario (per noi umani) ma sicurissimo (per loro, i felini) equilibrio. E la luce di un televisore sempre acceso fino ad ora tarda. E quante volte sono andato nel cortiletto di quel palazzo a recuperare il pallone che quasi regolarmente i nostri docili piedi spedivano maldestramente oltre il muro di separazione contro una serranda, facendo un baccano terribile...ci mettevamo lì e facevamo la conta per scegliere chi avrebbe dovuto prendersi il mal di pancia di andare di là...o forse non la facevamo e andava sempre il responsabile del lancio non proprio millimetrico...

Insomma, lo stanno affettando come se fosse una torta...si sbriciola al passaggio delle ruspe e ogni tanto fiocca dai ruderi qualche mattone o qualche asse di legno che si era attardata a cadere. Coprendo tutto il circondario con un neanche tanto sottile strato di polvere. Al punto che si possono distinguere in maniera abbastanza netta le tracce dei pneumatici delle automobili che hanno fatto manovra nel cortile di casa mia.

Non conosco i progetti di chi ricostruirà, ho visto qualcosa di sfuggita. Di certo sarà curioso vedere il nuovo stabile venir su poco per volta e chissà, magari vederlo abitato. Sicuramente mi mancherà un po' la vecchia casa bordeaux, il vano scale abbastanza tetro, le vecchie ringhiere e i resti del vecchio bagno sul balcone.
Questo weekend lungo mi servirà ad abituare la vista a quei buchi impressionanti e quei vuoti, là dove fino a qualche settimana fa c'erano stanze, pareti, scale e finestre.

There are places I remember
All my life, though some have changed,
Some forever, not for better,
Some have gone and some remain.

domenica, ottobre 23, 2005

Non è possibile

Sono diventato scemo per cancellare alcune cose e mantenerne altre.

Data la testardaggine del mio blog nel non voler assecondare le mie richieste, ho prontamente aggiunto una nota esplicativa, che andava a motivare due post differenti nella forma ma uguali nella sostanza.

Lo pubblico e per magia i due post gemelli ma di sesso diverso, quindi eterozigoti, sono stati rimossi.

Di conseguenza, VAFFANCULO BLOGGER.COM.

Non bisogna sputare nel piatto in cui si mangia ma questo è troppo.

Ripubblicherò solo uno dei due eterozigoti. L'altro è andato perduto in quella zona franca che abbraccia il mio hard disk e il server. Pace all'anima sua, dispersa fra i flutti informatici.

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L'italiano medio

Odio a morte questa categoria!
E' quella sottospecie di esseri viventi che si nutre di pettegolezzo, notizie inutili e facilmente plagiabile da chiunque in qualunque momento.
E' la massa....e io disprezzo la massa.

La massa vive di eventi mediatici. L'evento mediatico di questa settimana è stato lo show del Molleggiato, sul quale nutrivo qualche dubbio. Che si è tramutato in realtà.

Vi rimando alla lucidissima disamina dell'amico Zack. Come sempre perfetta e condivisibilissima. Le parole che avrei voluto scrivere io...

Buona lettura

Aiuto!

Ho perso il controllo di questa macchinetta! Ormai decide lei quali post pubblicare, nonostante io mi sia applicato con tutte le mie forze per cancellare i doppioni.

Comunque, tanto per la cronaca "Tirando le somme" era la versione originale...il take 1, più calmo e pacato, più da domenica mattina.

La seconda versione, più al vetriolo, rispecchia in pieno le mie opinioni ma era ovviamente esacerbata dalla continua strafottenza del mio blog (ormai decide lui se posso scrivere e soprattutto cosa) che si ostinava a censurarmi. Voglio anch'io i miei 5 minuti da Celentano...ma voglio la mia tastiera, non la sua.

Diciamo che sono i due lati della stessa medaglia...ho anch'io il mio dark side of the moon...insomma, economia davanti e commercio dietro...

Buon pomeriggio

giovedì, ottobre 20, 2005

Una miscellanea...

...di pensieri si è accavallata in queste ultime ore nel mio cervello.

Primo
Mi sono beato diffusamente della vittoria della Vecchia Signora sull'Inter quasi una ventina di giorni fa, scrivendo una frase di questo tipo:
Ottava partita fra campionato e Champions, ottava vittoria. Fin che dura dura, per il momento io me la godo.
Le partite vinte consecutivamente sono diventate nove e proprio quando tutti noi gobbi ci si aspettava la decima, arriva il Bayern che ci prende a pallonate, ci fa un culo così, ci impacchetta e ci rispedisce al mittente. 2-1, non c'è storia.
Tutto questo cosa vuol dire? Che non siamo perfetti e che possiamo migliorare ancora tanto!
FORZA JUVE!!

Secondo
Ieri sera, mentre tornavo a casa dall'ufficio dove mi ero soffermato per un pomeriggio di straordinari, sono passato davanti ad un negozio che è stato un simbolo degli anni alle superiori.
Quando si era sedicenni c'era il costume di farsi la vasca in Corso Roma a vedere un po' di figa, fare gli stupidi, gironzolare da Otello senza comprare niente, pizza e cinema (e magari una sigaretta di nascosto). Ma tutto questo dove iniziava? Alle 18.00 davanti ad Azzurra.
Azzurra ha chiuso. Non ci ho mai messo piede in vita mia...mi sembra che vendesse abbigliamento...era sotto i portici di Corso Roma, quasi all'angolo con Piazza Garibaldi, in un angolo un po' buietto e con una vetrina che si affacciava all'interno di un passo carraio. L'insegna azzurra, ovviamente, è stata tolta. O almeno è stato tolto il logo, lo sfondo è rimasto. Le vetrine sono coperte da carta di giornale e dentro si intravedono piccoli ponteggi, tipo quelli che si usano quando fai dei lavori di ristrutturazione all'interno di locali abbastanza piccoli.
Era l'inizio del weekend...ci si salutava all'uscita di scuola con la frase: "Ci vediamo alle 18 da Azzura allora!"
Ciao Azzurra.

Terzo
Mi è venuta in mente un'altra cosa che odio.
Per lavoro, incontro veramente una marea di persone alle quali faccio consulenza per l'apertura di attività imprenditoriali. E ne ho veramente viste di tutti i colori: vecchi e giovani, alti e bassi, donne e uomini, eleganti e trasandati, intelligenti ed ignoranti. Ma a nessuno mi sono mai permesso di dare del tu, anche quando palesemente sono più giovani di me. E' una forma di rispetto. Ovviamente io esigo lo stesso trattamento da loro. Poi magari col passare dei mesi le cose cambiano e magari con qualcuno/a ci si sbottona di più. Però almeno all'inizio le cose stanno così. O almeno dovrebbero stare così.
Perchè ogni tanto arriva sempre qualcuno/a che ti dà automaticamente del tu. E questo mi manda in bestia. Soprattutto quelli più vecchi di me. Con quell'aria del tipo: "Si vede chiaramente che sei più giovane di me, dai. Sei un pivello, uno sbarbatello". Magari sarà anche così, ma allora perchè vieni da me per chiedere consigli? Perchè non ti arrangi per i fatti tuoi, maleducato che non sei altro?
Ogni tanto mi verrebbe voglia di calarmi veramente nella parte...tipo lui mi dà del tu e io lo seguo. Poi pianto una bella scorreggia per rendere più familiare l'ambiente...e poi magari gli scrocco una sigaretta e se non fuma gli chiedo in prestito un pezzo da 5 per comprarmi le paglie.

O forse più tranquillamente dovrei rispondergli: "Non ti possiamo seguire perchè hai avuto un'idea del cazzo". E piantargli comunque una scorreggia in faccia.

Sogno...ma prima o poi lo faccio...

lunedì, ottobre 17, 2005

.................

Sono in ufficio...sto cercando di fare una telefonata abbastanza importante e spero di farcela prima della fine della giornata, si tratta di lavoro...ecco, questa è una cosa che odio veramente dal profondo.
Cioè quando hai bisogno di parlare con una persona e questa ha il telefono perennemente occupato. O peggio ancora non ti risponde. Ma soprattutto vede che l'hai cercata diverse volte e non ti chiama neanche se dovesse chiederglielo il Padreterno.

Adesso ci riprovo...prima era occupato...prima vuol dire due minuti fa...vuol dire che stava parlando con qualcuno...attenzione...shhh shhh....è libero...........ma kutso (si pronunzia càz-zo), non risponde...basta, metto giù!

Ma cosa diavolo starà facendo? E' ad un raduno di spogliarelliste diciottenni? E' stato nominato presidente onorario dell'AIN (Associazione Italiana Ninfomani)?

Purtroppo lavoro molto col telefono (in una chat line omo, per la precisione) e quindi mi capita molto spesso di rimanere appeso perchè "le nostre linee sono momentaneamente occupate. Attenda in linea per non perdere la priorità di chiamata" oppure perchè "stiamo per metterla in contatto con l'interno da lei desiderato. La preghiamo di attendere, grazie".

Per non parlare poi delle musichette...versioni midi di arie classiche, qualche passaggetto di Beethoven o Mozart. La più attuale di tutte quelle che ho sentito propone Imagine...però alla centesima volta che telefoni (e 70 su 100 becchi la musichetta) ti cascano i marroni...oddio, Imagine è bella però non ne posso più...inizio a odiarlo l'incipit di pianoforte. Ho già consigliato a chi di dovere di mettere qualcosina di un po' più vitale, se la prendi di lunedì mattina appena sveglio che fuori magari c'è pure la nebbia e tu vorresti fumarti una sigaretta e berti un caffè ma non puoi...beh, c'è da spararsi una revolverata nei testicoli.

Altra cosa che odio è quando telefoni alle pubbliche amministrazioni senza sapere precisamente però con chi devi parlare. Allora ti affidi alla bontà di chi ti risponde e speri che ti indirizzi quanto prima all'interno corretto. Cosa che non succede praticamente mai. Un giorno (ormai di parecchio tempo fa) chiamo la Provincia del VCO (non si offenda nessuno, neh..) con un questionario da proporre. Risponde non so chi che mi rimpalla non so dove. La stessa scena si ripete con altre tre o quattro persone fino a che non mi rispediscono al mittente, cioè la prima nonsochi con la quale avevo parlato. Risultato: mezz'ora al telefono senza concludere niente.

Tutto questo per dire cosa? Niente di particolare, lo si intuiva già dal puntinato titolo del post. Mi par chiaro (e pare altrettanto chiaro anche a voi) che non ho più voglia di lavorare oggi. Ne ho a sufficienza.

E poi ho la mente rivolta alla rivoluzione che sta rigirando come un calzino i Cognizione Zero. Ennesima giubilazione al microfono, di tre cantanti ne rimane solo più uno...c'è grossa crisi, dobbiamo tagliare un po' sui costi fissi. Si cambia il repertorio...in queste settimane stiamo rifacendoci, per modo di dire, una verginità. E probabilmente cambieremo anche il nome.
Ed ecco il link allo sproloquio sulle telefonate (venuto fuori in maniera assolutamente casuale)...se state parlando con qualcuno, mettete giù e rimanete vicini alla cornetta. Vi chiamerò per proporre il sondaggione dell'anno!

Come si dovranno chiamare i Cognizione Zero?

martedì, ottobre 11, 2005

1975...30!

Led Zeppelin - Physical Graffiti
Black Sabbath - Sabotage
Deep Purple - Come And Taste The Band
Queen - A Night At The Opera
Pink Floyd - Wish You Were Here
Rainbow - Ritchie Blackmore's Rainbow
Thin Lizzy - Fighting
Rush - Fly By Night e Caress Of Steel
Kiss - Dressed To Kill


Gennaio
Ultima edizione di Canzonissima - vincono Wess
e Dori Ghezzi con la canzone Un Corpo E Un'Anima
Lanciata dall'URSS la navicella spaziale Soyuz 17

Marzo
Charlie Chaplin viene nominato Baronetto dalla regina Elisabetta II
Si diventa maggiorenni a 18 anni, invece che a 21
Thoeni vince per la quarta volta la Coppa del Mondo di sci alpino

Aprile
Fellini vince l'Oscar col film Amarcord
Le truppe americane abbandonano Saigon

Maggio
La Ferrari vince il GP di Montecarlo dopo vent'anni. Al volante Niki Lauda.
La Juventus vince il suo sedicesimo scudetto.
Il Concorde effettua il suo primo volo con passeggeri a bordo.

Agosto
La FIAT sospende la produzione della 500, iniziata nel 1957
Agostini vince a Brno il suo quattordicesimo titolo mondiale

Ottobre
Cassius Clay, sconfiggendo a Manila Joe Frazier, conserva la corona dei pesi massimi.
Renato Dulbecco vince il Nobel per la ricerca sul cancro e Montale il Nobel per la letteratura

Film

QUALCUNO VOLO' SUL NIDO DEL CUCULO
AMICI MIEI
PROFONDO ROSSO
THE ROCKY HORROR PICTURE SHOW
FANTOZZI
I TRE GIORNI DEL CONDOR
SQUALO
QUEL POMERIGGIO DI UN GIORNO DA CANI
UN GENIO, DUE COMPARI, UN POLLO

Dimenticavo...nel 1975 sono nato io. Precisamente l'11 ottobre...cioè oggi.

Quest'anno sono 30. Mi sembra così strano. Ancora nel vecchio secolo, guardavo al 2000 e pensavo: "Ecco...nel 2000 avrò 25 anni...che cifra enorme!" Paradossalmente non mi ero mai concentrato sul 2005. Forse era, all'epoca, troppo lontano per essere preso in considerazione.

Comunque, il 2005 è arrivato, è trascorso quasi tutto e ha lasciato la sua tacca sulla mia scorza. La trentesima tacca.

Nel 1985 avevo 10 anni. Incominciavo la 5a elementare. Era il periodo delle figurine dei calciatori, dei mondiali in Messico che si avvicinavano, dell'esame di quinta elementare, primo enorme ostacolo della mia carriera da studente. Tutto passava leggero, come il vento nella frangia lunga e chiara che copriva parte della mia fronte (che qualche maligno adesso non esita a definire molto spaziosa). Vedevo il mondo dal basso, da bambino.

Nel 1995 avevo 20 anni. Incominciavo il 2° anno di università. Mi apprestavo a prendere (in ritardo rispetto ai miei coetanei) la patente. Era il periodo della musica, avevo da pochi mesi il mio primo gruppo, percuotevo senza grazia e con molta energia la mia prima batteria (qualche maligno adesso dice che percuoto come dieci anni fa, ma senza energia). Le mie vicende sentimentali erano ridicole. Non vedevo più il mondo dal basso (nel frattempo ero lievitato, per fermarmi a 1.80) però continuava a sfuggirmi qualcosa. Erano gli anni della compagnia in Piazza della Libertà, dei venerdì-sabato-domenica a vedere concerti, della birretta sporadica alla Stella (che adesso ha chiuso).

Nel 2005 ho 30 anni. Lavoro con la Provincia ed in Università e sto avendo parecchie soddisfazioni e tanta fiducia, sono fidanzato da un anno con una persona meravigliosa e splendida che mi ha cambiato molto. Continuo a suonare, ma questa volta con due gruppi, ogni tanto vado ai concerti, ho voglia di fare, il mio naturale ottimismo mi spinge a vedere bene per il futuro. Ho due bellissimi nipoti (e un terzo in arrivo), vivo in una famiglia meravigliosa (i miei genitori, le mie due sorelle, mio fratello, i miei cognati e il mio splendido cane) che mi è sempre stata e continua ad essermi vicina. Gli amici sono diminuiti nel numero ma a questi pochi mi sento ancor più legato, sono gli amici della vita. I migliori!

Dalla vita fino ad ora ho ricevuto veramente tanto, mi sento privilegiato.
Spero di poter restituire tutto quello che mi è stato dato.

Una pacca sulla spalla e un brindisi: tanti auguri, vecchio!

lunedì, ottobre 10, 2005

Il Lapo perde il vello ma non il vizio

Cambia il cognome ma non l'abitudine...

Direi che sta seguendo fedelmente la pista del nonno...

domenica, ottobre 09, 2005

Happy birthday, Johnny!

Oggi sarebbero state 65 candeline!

Buon compleanno!

across the universe

giovedì, ottobre 06, 2005

Perchè razza padrona?

Ho potuto constatare in questi giorni che le due o tre modestissime righe scritte sul big match di domenica fra Juve e Inter (in cui l'Inter, come al solito, ha rimediato una brutta figura - e le partite vinte a Torino da parte dei nerazzurri sono veramente poche...è più facile che Berlusconi si candidi con Rifondazione) hanno destato molto interesse.
Soprattutto da parte dei quanto mai frustrati e tafazzisti (prendo in prestito il neologismo da it.sport.calcio.inter) tifosi interisti. Nei confronti dei quali nutro simpatia. Io non odio nessuno (a parte il Milan) e benchè la rivalità fra gobbi e bauscia sia non trascurabile, in più di un frangente (testimoni pronti) ho espresso la mia simpatia nei confronti della squadra di Massimo Moratti.

Però, ed ecco il legame col post qua sotto, ho scritto razza padrona non tanto per il risultato sul campo (maturato da due conclusioni su calcio franco, in una partita poco spettacolare e molto pragmatica), quanto per la mentalità dei bianconeri...ma soprattutto per quanto ci hanno temuto i giocatori di Mancini. Entrata di Materazzi a parte, che denota gravi e preoccupanti carenze caratteriali (ma nonostante questo è stato convocato in Nazionale), sia Matrix che Luis Figo in due momenti distinti, in due interviste distinte, alla domanda: "Come finirà il match?" hanno risposto una roba del tipo:

"Noi ci impegneremo, l'Inter quest'anno è forte. Speriamo che non ci siano eventi esterni o condizionamenti che possano influire sul risultato della partita!"

Questo, a casa mia, vuol dire CAGARSI ADDOSSO e mettere le mani avanti!

* stando alle fonti della Gazzetta, a Torino si è giocato 74 volte (compresa quest'ultima partita) e l'Inter ha perso 52 volte, contro 10 sconfitte della Juve e 12 pareggi

domenica, ottobre 02, 2005

Razza padrona!

Ottava partita fra campionato e Champions, ottava vittoria. Fin che dura dura, per il momento io me la godo.
Juventus - Inter 2-0

Vittoria nitida, netta.

Compatti, duri, granitici fino alla fine. Abbiamo dovuto soffrire ma ci siamo portati a casa tre punti che valgono quasi il doppio.
La Juve macina chilometri, trita gli avversari e vince.
L'Inter invece poche idee, qualche spunto ma niente di particolare.

Sarò banale e scontato, ma secondo voi una bestia di questo genere può continuare a giocare a calcio?
Secondo me Materazzi ha qualche problema caratteriale...in più questa sera aveva qualcosa di particolare negli occhi...sembravano iniettati di sangue.

E quell'idiota del suo socio, Pizarro, che ha visto bene il fallo, ha protestato in maniera plateale per l'ammonizione che Paparesta ha comminato al deficiente con la maglietta nerazzurra numero 23. Fosse stato per me altro che giallo: rosso diretto. E lo farei radiare dal calcio professionistico. Un giocatore del genere è un pericolo per tutti i calciatori.

prendo la palla o la caviglia?

Comunque, dai Ibra...rimettiti in piedi e portaci lontano!

sabato, ottobre 01, 2005

1° ottobre

Nuovo mese, nuovo link.

Si aggiunge alla folta schiera di scrittori esibizionisti un'altra conoscenza di usenet.
Di questo personaggio conosco solo la voce...l'ho sentito per telefono solo una volta. So che faccia ha..potere della fotografia.
Sguazza nelle alghe a ritmo di musica.
Il link come al solito è qui destra. Fategli visita ogni tanto!

Benvenuto!