Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

lunedì, giugno 28, 2004

In questo periodo contemplo il vuoto assoluto. Ma un vuoto abbastanza carico e denso, come il caldo di oggi, quella sensazione di brodo che fluttua nell'aria, che fai quasi fatica a muoverti.

Ho conosciuto persone nuove e questo è sempre bello.

Sto tentando un colpo e chissà se mi riesce.

Sto meditando di ritornare a giocare a calcetto (diciamo a settembre, ho bisogno di qualche mese per rifare un po' di fiato).

Ma soprattutto il 10 luglio potrete ammirare il mio simpatico complessino (I Cognizione Zero, dei quali non vi ho mai parlato e ci sarà anche un perchè...) in quel di Tortona, al Bardoneschi o Bar Doneschi o Bar d'Oneschi (scegliete voi la dicitura che più vi aggrada)...ci sarebbe anche Bardo Neschi...dicevo il 10 luglio in questo locale dal cangiante nome, sito in Via Emilia. In centro, via.

'Sto posto qui è piccolino, molto raccolto. E penso che più di metà lo occuperemo noi, dato che siamo in sette a suonare.

E questo storico evento che fonde in un tutt'uno musica e spettacolo sarà la punta di diamante della mia settimana musicale. Che comincerà il 2 luglio dalle parti di Firenze a vedere i Killer Queen assieme agli amici del ng. Poscia il 7 (o 6, non mi ricordo mai) sarò a Bergamo a vedere i Dream Theater. E infine, come dicevo prima, il 10 luglio il seminale concerto della mia rock band. Molto rock e poco band.

Dunque se volete incontrarmi, avere che ne so...un autografo, una stilla del mio sacro sudore o una bacchetta o meglio ancora una bacchettata, beh, le coordinate le avete.
Non siate timidi, lo sono già io a sufficienza...se poi volete offrirmi anche da bere, meglio ancora!


lunedì, giugno 21, 2004

Proprio ieri, la vigilia del primo giorno d'estate, si è scatenata l'ira d'iddio sui cieli del ridente comune in cui abito.
Le nubi si sono addensate, si sono fatte fosche, gonfie di pioggia. Tutto ad un tratto il vento è calato e le prime gocce, da un gallone l'una, si sono schiantate sull'asfalto. Sempre più numerose. Nel giro di pochi istanti un vero nubifragio.
Poi un po' di pausa. E di nuovo pioggia, con un'intensità ed una forza notevoli, e in alcune zone della città anche la grandine ha fatto capolino tra i nembi che coprivano la volta celeste. Sotto casa mia è caduto qualche chicco per giunta piccolino, quasi tenero. Ma in altri quartieri le strade erano completamente bianche. Manco abitassi, che ne so, a Los Angeles in cui esiste un microclima per ogni zona urbana.
Comunque, ieri sera, avvolto da un'atmosfera fresca (c'erano 18 gradi quando sono uscito di casa alle 22) sono andato da Max a vedere un film. La Giuria, con Gene Hackman, Dustin Hoffman e John Cusack (tra l'altro, bello..ve lo consiglio).
Finita la proiezione, facciamo due chiacchiere e poi varco la soglia per tornarmene a casa.
E qui quello che non ti aspetti.

La pioggia insistente del pomeriggio, oltre ad aver reso l'aria frizzante, aveva sapientemente mescolato le infiorescenze ormai cadute dagli alberi con la terra, il verde sembrava più rigoglioso, la terra carica di umidità lasciava liberi aromi intensi, larghi specchi d'acqua scura sull'asfalto riflettevano le luci dei lampioni e si increspavano leggermente, assecondando la leggerissima brezza che spirava.
Ma soprattutto il profumo che aleggiava...quella sensazione di vitalità ed energia...non solo fragranze ma anche quella persistenza di fiori e qualche foglia secca impastati in una poltiglia giallastra ai bordi delle strade...quella vitale sensazione di macerazione che al primo impatto può apparire sgradevole ma che si avvicina, per qualità ma non certo per intensità, a quella che si respira nei boschi dopo un forte temporale.

Avvolto da tutte queste sensazioni, che mi hanno riportato indietro negli anni quando da bambino andavo a giocare d'estate in una piccola pineta immersa fra verde mediterraneo, pigne cadute e aghi di pino secchi, mi sono avviato verso la macchina.
Salgo. Accendo. Parte il ventilatore e l'odore che avvertivo per strada invade l'abitacolo. Mi accendo una sigaretta. La sensazione è sempre più forte...financo più sgradevole, di primo acchito.
Proseguo. Arrivo a casa. Apro i portoni ed entro con la macchina. Scendo dalla vettura e mi avvio verso le scale (con un sacchetto contente un nuovo acquisto: Pulp Fiction in dvd..era ora che lo prendessi..la vecchia vhs ringrazierà per il pensionamento). Entro in casa, tutto è buio. Mi avvio verso la camera.
Però c'è qualcosa che non mi torna. L'odore continua a seguirmi. Eppure le finestre sono chiuse.
Nella penombra mi tolgo i sandali, entro nel cono di luce della lampada vicina al mio letto.

Cazzo, ho pestato una merda!

E quindi stamattina, oltre a non aver sentito la sveglia (perchè non l'ho neanche puntata) mi sono pure dovuto smerdare le calzature.

Buon lunedì a tutti!

sabato, giugno 19, 2004

Happiness Is A Warm Gun (Lennon) - da The Beatles, 1968

She's not a girl who misses much
Do do do do do do do do
She's well acquainted with the touch of the velvet hand
Like a lizard on a window pane.

The man in the crowd with the multicoloured mirrors
On his hobnail boots
Lying with his eyes while his hands are busy
Working overtime
A soap impression of his wife which he ate
And donated to the Nation Trust.

I need a fix 'cause I'm going down
Down to the bits that I left uptown
I need a fix cause I'm going down
Mother Superior jump the gun
Mother Superior jump the gun
Mother Superior jump the gun
Mother Superior jump the gun.

Happiness is a warm gun
Happiness is a warm gun
When I hold you in my arms
And I feel my finger on your trigger
I know no one can do me no harm
Because happiness is a warm gun
Yes it is.

---

Non sono mai riuscito a capirne il perchè. Intendo, come mai capita che al mattino, a volte, ci si svegli con una canzone piantata coi chiodi nel cervello?
Eppure ieri non l'ho sentita...sì beh, girava nel mio stereo qualche giorno fa.
Ieri ne parlavo con un'amica, in particolare del testo, coi suoi riferimenti più o meno espliciti all'eroina. Ma poi, le interpretazioni lasciano sempre il tempo che trovano, soprattutto con le composizioni beatlesiane di Lennon.
Ad ogni modo, non trovo la risposta. O forse devo solamente accendere lo stereo ed ascoltarla. E forse se ne andrà da sola così come è arrivata.

Questi sì che sono grattacapi...


venerdì, giugno 18, 2004

E' ufficiale. Oggi è una giornata escrementizia!

Stanotte il mal di stomaco mi ha preso a braccetto e assieme a lui ho visto quasi tutte le ore della notte.
E se cercavo di coprirmi per trarre vantaggio dal tepore, sentivo caldo. E se mi scoprivo per il caldo, la sensazione di dolore fisico pareva aumentare.
E poi sfinito mi sono addormentato n volte, risvegliato ogni volta dal male.
In più ci si sono messi anche dei bastardissimi uccellini che hanno iniziato a canticchiare, facendomi intuire che le ore di sonno perse ormai erano fin troppe.
Alle 5 mi sono alzato per andare in bagno. Poi mi sono ributtato a letto e mi sono definitivamente addormentato.
Al mio risveglio, il male era passato. Peccato che fossero le 7.30.

E adesso sono in ufficio. Ho sonno. Ho lo stomaco sottosopra...quella bella sensazione che si prova appena scesi dalle montagne russe. Peccato che ce l'ho da quasi tre ore.

Se continuo così, oggi pomeriggio me ne sto a casa a dormire, altro che balle.

Ho voglio di andare al mare..stendermi sotto un ombrellone e addormentarmi cullato dalla risacca. Mi manca il bagliore del sole riflesso dalle onde, la brezza che ti passa sopra..uff..qui al massimo ho un fiume sporco.

E la vasca da bagno di casa mia è troppo piccola...

giovedì, giugno 17, 2004

Visto..la rabbia mi gioca brutti scherzi...ho scritto pure male il link.

E' questo
E che diamine, dico io! Ma non è proprio possibile eh!

Poco tempo fa mi sono concesso una decina di giorni di vacanza in Amazzonia. L'idea di lasciare il mondo civilizzato per qualche giorno mi attirava e non poco.
Potete immaginare che razza di umidità ci sia da quelle parti e che caldo possa fare, con zanzare grosse come cavalli.
Diciamo che i giorni sono trascorsi abbastanza tranquilli e mi sono veramente divertito e, soprattutto, disteso.
Ma comunque, un mattino (uno degli ultimi trascorsi nella foresta) il caldo era veramente insopportabile e quindi mi sono avventurato alla ricerca di uno specchio d'acqua ove dar refrigerio alle mie accaldate membra. Ho girato un pochettino ma alla fine la ricompensa si è materializzata: un rigagnolo di acqua anche abbastanza pulita.
Non chiedevo di meglio.
Beh, mi sono denudato e proprio nel momento in cui stavo per immergere il piede nell'acqua non ti arriva un deficiente con una macchina fotografica?

Il risultato? Eccolo qua!
Mi ero ripromesso di non parlare assolutamente degli Europei di calcio...però sull'istante un commentino mi è venuto in mente.
Ormai tutti, fra giornali-televisioni-internet, hanno parlato in lungo e in largo dell'eccessiva secrezione salivale di Totti Francesco, nato nel 1976, e dunque 28enne. E sottolineo 28enne.

A prescindere dal giudizio che mi sono fatto della situazione, la cosa più ridicola è la seguente:

il signor Totti Francesco, in vista della sua audizione davanti alla Commissione Disciplinare dell'UEFA si è presentato con 2 e ribadisco DUE avvocati.
Cioè, cazzo, due legali.

E poi ci si chiede come mai veniamo presi per il culo e scherzati da mezzo mondo...

mercoledì, giugno 16, 2004

16 giugno 2004: oggi sono iniziati gli esami di maturità.
Stamattina mentre ero in giro col mio amico peloso, sono passato davanti al mio liceo. E c'era ovviamente una gran quantità di ragazzi che aspettavano di entrare per il primo scritto. Ho incrociato solo due o tre di questi ma non mi sembravano tanto nervosi. Molto probabilmente gli effetti del sonno non erano del tutto passati. Chissà.

Giugno 1994: davanti alla stessa scuola, più o meno alla stessa ora c'ero anch'io. Che aspettavo di entrare per fare il primo scritto degli esami di maturità. Mi ero tagliato i capelli da poco, mi ero anche sbarbato (quei quattro peli che avevo sotto il mento), se non mi ricordo male ero anche vestito in maniera consona. Non c'erano cellulari o palmari. Ci si affidava ai bigliettini. Ma in quell'occasione non ne avevo preparati.
Dieci anni fa non c'erano gli Europei ma i campionati Mondiali di calcio negli States.
Degli scritti ricordo solo la penombra della cucina alle 14 (faceva parecchio caldo e le persiane di casa mia erano socchiuse per non permettere al calore di entrare) mentre, da solo, pranzavo. Con un occhio alla televisione (per fortuna ho perso il vizio di mangiare con la tv accesa).

Mi ricordo bene gli orali, ma soprattutto i mesi successivi. Innanzitutto vacanza di una ventina di giorni con un amico e mio fratello a casa di questo ragazzo ad Alassio. E' stato in quel frangente che ho iniziato a scambiare il giorno con la notte. E' stato in quei giorni che ho iniziato a fumare. E' stato nel bagno della casa di Alassio che seppi del mio voto finale. Era mattina (cioè più o meno mezzogiorno) e, ancora barcollante dal sonno, mi infilai al volo nel cesso per cambiare l'acqua al merlo. E mentre ero lì che me lo reggevo e cercavo di capire dove diavolo fossi (ma soprattutto chi diavolo fossi), venni attirato da un foglietto attaccato allo specchio sopra il lavandino. Benchè avessi gli occhi ancora socchiusi e lacrimosi causa sbadigli ippopotameschi, quel bigliettino giallo mi destò dal torpore. Mi avvicinai, dopo aver riposto il mio amico nella vaschetta:

Ciao Alberto (il mio amico). Ha telefonato tua mamma. Dì al tuo amico che ha preso 50. Ciao, zia

Alla fine anch'io ero maturo. Con 50/60 per giunta.
Assolutamente euforico per questa novella me ne tornai a dormire.

Il resto dell'estate ve lo racconto la prossima volta. Adesso sarà meglio che mi metta a lavorare.

domenica, giugno 13, 2004

Per il sottoscritto l'inizio dell'estate e la comparsa dei primi caldi rappresentano un momento di riflessione.
L'arrivo della stagione più calda mi porta a guardare indietro, nel tentativo di capire se ho fatto qualche passo avanti rispetto al medesimo periodo dell'anno precedente.

Onestamente, non so dire il perchè di questa abitudine. Forse il retaggio di anni di vita scanditi dai ritmi scolastici e l'idea che un anno terminasse col finire delle lezioni.
Forse è anche colpa dei Righeira, che con la loro "L'estate sta finendo, un anno se neeee va, sto diventando grande, lo sai che non mi va", hanno trasformato l'estate (e la sua fine) in un momento di consuntivi.

Dunque, che stavo facendo l'anno scorso di questi giorni?

Innanzitutto schiumavo come un cavallo a causa dell'afa. L'aula del master con le tende abbassate. E comunque faceva caldo lo stesso.
La pausa pranzo nei giardini dietro l'università. Il verde intenso. La penombra del bar, le porte aperte, i caffè. Le lezioni saltate per scappare con la mia ex e stare qualche ora da soli. Le cene, il vino, le colline.
E poi...il caldo della sala prove, i concerti di fine luglio, il project work in Comune, una gita in montagna, la delusione di Manchester...i pantaloncini corti, i sandali e l'aria condizionata, pomeriggi inquieti...

E adesso? La pausa pranzo ai giardini c'è, magari non con la stessa frequenza. I caffè ci sono sempre, ma consumati per lo più da solo. L'università, anche quella c'è sempre. Assieme al lavoro. C'è mia mamma con la caviglia a buonedonne, c'è l'Europeo. C'è un concerto ai primi di luglio a Tortona.

Alcune cose sono rimaste, altre non ci sono più.

Mi mancano gli occhi e le mani. Probabilmente mi abituerò anche a questo, non so...

venerdì, giugno 11, 2004

Stavo rileggendo le minchiate che ormai da più di due mesi scrivo quassù...prima o poi mi cacceranno (o caccieranno...così sono sicuro di non sbagliare!)
E mi sono soffermato sulla morte di Ray Charles. E mi sono venuti in mente Nino Manfredi, Gassman, Corrado, Alberto Sordi, Ronald Reagan e poi chissà quante altre persone che in questi ultimi anni hanno (o hanni anno, tanto per continuare a non sbagliare) deciso che ne avevano a sufficienza di questo ecosistema e sono passati a (così si dice) miglior vita.
Erano quelle persone pubbliche che tempestavano i teleschermi e le pagine di giornale della mia infanzia.
Mi vengono in mente i film di Sordi o quelli di Manfredi trasmessi durante gli afosi pomeriggi delle domeniche estive, le strette di mano fra Reagan e Gorbaciov nella fredda Rejkyavik (o come cappero si scrive), la Corrida di Corrado o il Pranzo è Servito. Tanti volti, tante voci, tanti gesti. Tutte cose che rivedevi giorno dopo giorno, che fuori piovesse o ci fosse il sole, che fossi a letto con la febbre o con un piede ingessato, a ora di pranzo o cena, a Natale o durante un comunissimo giorno feriale.
Sono pezzettini che se ne vanno, immagini che rimarranno per sempre tali, catturate in qualche foto, su qualche nastro magnetico o qualunque tipo di supporto. Bidimensionali e piatte. In bianco e nero o a colori.
Però per fortuna, può passare anche il tempo, ma certe emozioni e certi ricordi te li porti sempre dietro.

ps: oddio...adesso che sto rileggendo...non è che il ricordo di Ronald Reagan sia uno di quelli a cui tengo maggiormente...niente di personale Ronnie, sia chiaro.

Ho aggiunto un nuovo link fra quelli degli amici di IFMQ.
Se siete stanchi dei miei racconti parecchio prosaici e molto sgrammaticati, le vostre anime avide di sensibilità e bisognose di riflessione interna potranno volgere il loro sguardo al blog...ma no, blog è troppo volgare...vediamo un po'...hmmm...dunque...ecco sì! Dicevo, le vostre anime potranno volgere il loro sguardo allo zibaldone di Flavio, per gli amici Senesino o più semplicemente il Sene.

Scherzi a parte, non conosco moltissimo Flavio, ma lo reputo una persona di grande sensibilità e notevole cultura (volevo scrivere "molta cultura" ma suona proprio male, manco vendessi patate al chilo). Nonostante i suoi appena 21 anni di età, snocciola sempre qualche chicca per raffinati intenditori (decisamente meglio di certa buzzurraggine che si vede circolare liberamente per strada...)

Non come me, che mi faccio la barba ogni morte di papa, bevo birra, produco mefitici olezzi ma soprattutto ascolto la musica del diavolo!
Stamattina, rincoglionito all'ennesima potenza, sono uscito per la passeggiatina fisiologica con il mio amico peloso.
Come d'abitudine, prima di rincasare, sono passato dall'edicola a prendere il giornale.
E mi sono accattato il dvd de "Il Grande Lebowsky". Yessss! Filmone.
Era assieme all'Espresso, che ho immediatamente cestinato senza nanche togliero dal cellophane (mi sembra che si scriva così).

E leggendo le mail di ieri sera ho scoperto che un'altra grande stella è andata ad aggiungersi al firmamento celeste dei grandi musicisti: Ray Charles ha deciso che si era rotto di stare fra di noi e ci ha piantati qui in brache di tela.

Non sono stato un suo grandissimo fan, però c'è da inchinarsi a tanta maestria, sensibilità e calore.
Voglio ricordarlo nei panni del negoziante di strumenti musicali in "The Blues Brothers" quando, per provarlo, si siede dietro l'hammond e parte con un'infuocata Shake Your Tail Feather. Alla fine si troverà costretto ad accettare la solita cambialona dai fratelli Blues.

Ciao Ray!

giovedì, giugno 10, 2004

Ormai è sulle pagine dei giornali da parecchi giorni la vicenda della setta satanica, dei ragazzi morti e sepolti (o, a quanto pare, sepolti e poi morti) in un boschetto in provincia di Varese (se non mi ricordo male), dell'evimetal e dell'ardroc che sono musiche malefiche ispirate da satanasso e cose così.

E ogni volta che un gruppo di dementi (perchè bisogna chiamarli col loro nome) si riunisce per officiare oscuri e sulfurei riti (che prevedono, a quanto pare, sacrifici umani), ti pareva che non salta fuori la solita storia? E cioè che la musica di Satana, i messaggi rovesciati, questi poveri giovini che sono plagiati da artisti maledetti e capelloni (e anche un po' puzzolenti, ammettiamolo), e le sigarette di droga, e le pillole, le cavallette, le sette piaghe d'Egitto e bla bla bla.

La cosa sconvolgente è che i cosiddetti "psicologi" o, per citare Francesco Nuti da Caruso Pascowsky, i cosiddetti "psic'analisti" belin, ci danno sotto con le loro osservazioni e con le loro pillole di saggezza. E io, nel mio piccolo, dò (con l'accento, sennò me lo confondete con l'omonima nota musicale) il mio contributo.
Ieri pomeriggio ho tirato fuori la mia vecchissima magliettina dei MetallicA, raffigurante la copertina di un capolavoro del tresc metal: Master Of Puppets. Tutta bella colorata, con un bel cimitero, tutte quelle belle croci bianche messe in fila.

E voglio ben vedere se qualcuno, mentre sono in giro col mio amico peloso, ha il coraggio di dirmi che sono un adoratore di satana.

Già credo a fatica in Dio, figuriamoci poi nel suo malvagio omologo.


martedì, giugno 08, 2004

Innanzitutto, oggi hanno liberato i tre ostaggi italiani nelle mani dei terroristi irakeni. Finalmente.
In questi giorni gli spot e gli slogan della sinistra si stanno sciogliendo come neve al sole.

1. In Iraq con un maggior peso dell'ONU. E' stata approvata la risoluzione ONU in queste ore con l'unanimità dei voti del Consiglio di Sicurezza;
2. Francia e Germania si sono riavvicinate agli USA, dopo la loro contrarietà all'intervento in Iraq, iniziato nel marzo del 2003;
3. i tre ostaggi italiani sono liberi e domani torneranno in Italia.

Per carità, di certo non è risolto il problema dell'Iraq post Saddam, però mi chiedo: quale nuovo slogan sarà capace di tenere unita la sinistra adesso che si ritrova con le natiche al fresco?

Ho appena letto che una bomba carta è esplosa a Bologna durante un comizio di Gianfranco Fini.
Che dire, la mamma degli idioti trova sempre qualcuno che la impregna.

Comunque, politica a parte, la nazionale Under 21 guidata da Claudio Gentile ha appena vinto, per la quinta volta, il titolo continentale.
Bella partita...mi sono emozionato e divertito come non mi capitava dalla semifinale di Coppa Campioni (e sottolineo Coppa Campioni..altrochè Cempionslig..tsè!) Juventus-Real Madrid finita 3-1 per noi.

Dimenticavo...è tornato Diego dagli USA! Bentornato Diè! ^__^

lunedì, giugno 07, 2004

Stamattina, mentre mi preparavo per andare in ufficio, ho acceso lo stereo (a volume bello alto dando una dolce sveglia a tutto il palazzo). E ho messo su Selling England By The Pound dei Genesis.

In più di un frangente ho espresso le mie opinioni su quest'album, da tanti riconosciuto come uno dei più belli - assieme a The Lamb Lies Down On Broadway.
Premetto che io adoro Phil Collins, come batterista, come cantante, come cantautore e bla bla bla. Per motivi anagrafici, sono più legato alla fase Collinsiana dei Genesis. O perlomeno, per me i Genesis erano Collins-Banks-Rutherford. Solo dopo un po' notai che esisteva un'altra formazione e un'altra musica, con Gabriel e Hackett. Insomma, i Genesis prog. E non mi entusiasmarono granchè, li trovai troppo pesanti, costruiti, quasi artefatti, poco immediati.

E invece devo ammettere pubblicamente di non aver capito una mazza.

Ieri pomeriggio, mentre ero davanti al pc che lavoravo, in preda alla necessità di ascoltare un po' di musica, sono andato a frugare fra le centinaia di cd che ho e mi sono capitati fra le mani proprio SEBTP e And Then There Were Three (pubblicato dopo la dipartita di Hackett...Gabriel aveva già lasciato il gruppo).
E appena è partita Dancing With The Moonlit Knight ho capito che non avevo capito! ^__^
E poi Firth of Fifth è assolutamente meravigliosa.

Devo ammettere che mi sono fermato a metà dell'album...ho bisogno di tempo per digerirlo quindi lo assumo in quantità ridotte, in modo da metabolizzarne le sonorità e gli schemi.

Chissà quanti altri album che valgono la pena di essere ascoltati con un po' più di attenzione sono nascosti nei meandri polverosi di casa mia?

venerdì, giugno 04, 2004

E ma no, cazzo! Ancora...e stavolta in triplice copia me l'ha fatto!

Hmmm...ho scritto il post e l'ho pubblicato ma mi arriva la schermata che l'aggeggio non funziona. Apro il blog per verificare che non abbia effettivamente pubblicato le righe. E trovo conferma.

Rifaccio di nuovo l'operazione..stesso errore..stessa procedura.

Come si suol dire..buona alla terza.

Portiamo pazienza. Per fortuna che non ho fatto l'operazione stamattina...avevo le balle di traverso per n motivi e penso proprio che avrei sfasciato il pc..
A ora di cena, come al solito, avevo il televisore acceso sul TG5 e mi sono soffermato a vedere le immagini delle manifestazioni di Roma contro la visita di George W. Bush in Italia.

"10, 100, 1000 Nassyria" diceva quella massa di decerebrati dietro uno straccio rosso che riportava la scritta "COBAS".

E poi un'intervista a Casarini, il quale minimizzava sull'accaduto, quasi a giustificare lo slogan infame.

La mia mente ha fatto un salto indietro di 3 anni. Era il luglio 2001..ero fresco di laurea e proiettato verso un mese di meritate vacanze quando i giornali e i telegiornali ricordavano con cantilenante insistenza che a Genova si sarebbe svolto il G8.
E mi ricordo molto bene le strade di Genova invase un manipolo di criminali vigliacchi nascosti dietro maschere e passamontagna che approfittavano delle manifestazioni per mettere a ferro e fuoco la città.
Il tutto in nome della democrazia e del legittimo diritto di manifestare il dissenso.
Legittimo un paio di coglioni...mettiamo che un bel giorno, annoiato dalle vicissitudini della vita quotidiana, decidessi con un gruppo di amici di fracassare vetrine, bruciare cassonetti, tirare cubetti di porfido contro qualche caserma e roba del genere. Nel giro di tre secondi netti mi ritroverei chiuso in qualche stazione dei Carabinieri. Giustamente peraltro.

E questi signori che a Genova, come a Napoli e così a Roma in questi giorni compiono gli stessi atti? Perchè non vengono rinchiusi o mandati ai lavori forzati per ripagare i danni cagionati? Perchè questi signori sono intoccabili? Perchè un povero cristiano deve sperare che manifestazioni simili non passino sotto casa sua o davanti al suo negozio, per evitare danni? E chi si è trovato la macchina sfasciata o bruciata?

E poi senti quell'ignorante e antidemocratico di Casarini che si stupisce quasi del risentimento cagionato dalle ingiuriose esclamazioni contro i morti di Nassyria...ma d'altronde cosa volete che sia...è solo uno slogan...

Casarini, sei quanto di più spregevole possa esistere sulla faccia della Terra. Tu e tutti quei mentecatti delinquenti che ti vengono dietro!

Ma non te la prendere, caro Casarini, d'altronde il mio è solo uno slogan...

mercoledì, giugno 02, 2004

Quale miglior modo di festeggiare il 2 giugno se non alzarsi alle 7 e portare fuori il cane? E soprattutto constatare che sei uno dei pochi stronzi che a quell'ora è in giro?

In più ho finito le sigarette, il che mi obbliga a dover prendere la macchina e avventurarmi alla ricerca di un tabacchino aperto...sotto casa mia c'è un distributore automatico, che in tante occasioni mi ha salvato. Ma purtroppo, a causa di una fantastica legge, è in funzione solo di sera.

Ieri sono andato a Torino per ritirare il mio attestato di master (un bellissimo foglietto fatto con Word mi sa...e con la marca da bollo da diecieuroetrentatrè appiccicata e annullata sul fronte dell'attestato...belin, potevano metterla dietro almeno!) e, mentre ero sul treno che partiva con un buon ritardo, ho adocchiato (tanto per cambiare) una tipa seduta di fianco a me, dall'altra parte del corridoio.
La osservo distratto..un bel viso, capelli leggermente tendenti al rosso e lunghi a coprire le spalle, occhioni verdi, una giacchettina azzurra, maglietta senza maniche nera, reggiseno in tinta con la giacca (non me l'ha fatto vedere, purtroppo, ma ne parlava col suo compagno di viaggio), jeans attillati a zampa, calza azzurro scuro, scarpa nera col tacco...chissà se aveva in tinta anche gli slip...mah..
Comunque, la osservo (che è la cosa che mi viene meglio) e i nostri sguardi si sono incrociati...e hanno continuato a farlo per tutto il viaggio. Aveva una fede all'anulare della mano destra...vabbè, tanto io non sono geloso. Siamo scesi alla stessa stazione...quasi quasi speravo che si attardasse rispetto al suo compagno di viaggio (forse il suo tipo?) per abbordarla. Cosa che ovviamente non è successo.

E' in queste situazioni che mi ritorna in mente regolarmente il commiato di Raffaele, il cantante dei Killer Queen, a Moncalieri durante l'ultimo raduno IFMQ:

...e mi raccomando ragazzi...viva la fica!

martedì, giugno 01, 2004

Sono andato a vedere L'Alba Del Giorno Dopo. FILMONE!! Effetti speciali e ignoranza a iosa!!
La prima parte del film lascia senza fiato.

Giuro che non mi lamenterò mai più quando ci saranno 40°...