Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

mercoledì, maggio 17, 2006

Il peggior incubo...

Arrivo a casa...fa caldo. Mi siedo e mi preparo un'insalata fredda con formaggio e carne.
Consumo il pranzo nella semioscurità, mentre la televisione accesa mi tiene compagnia, è un sottofondo accettabile (tranne quando parla del neonato governo Prodi II con quei cazzo di ministri...Amato agli interni...brrrr)
Inevitabile come la morte e le tasse arriva lo sport.
Si parla di finale di Champions (stasera allo Stade de France), di Giro d'Italia (che ho scoperto che passerà praticamente sotto casa mia), di tennis. E anche di "calciopoli", così come ormai è stato ribattezzato il caso sportivo del secolo.
Solite cose, niente di che (nel senso nessuna clamorosa e squassante novità).
Quasi rincuorato, impugno il telecomando e zappo un po' di qua e un po' di là. Fino a che il dito non mi cade su Sport Time, trasmissione di informazione sportiva di SkySport.

E cosa trovo? Un bel servizio sullo smantellamente della Juve. Probabile, non sicuro.
C'era un bel grafico, con gli 11, diciamo, titolari. Quanto meno i pezzi pregiati. E man mano che scorrevano i loro nomi, tiravano fuori anche le possibili destinazioni.
E sui rispettivi volti venivano tracciate delle impietose croci rosse.

E il mio cuore si è di nuovo spezzato all'idea che Thuram, Zambrotta, Emerson, Trezeguet e Ibra l'anno prossimo possano indossare una casacca diversa da quella bianconera. Forse rimangono Cannavaro, Nedved e Pessotto (se si decurtano lo stipendio). Quasi sicuramente Del Piero. Già adesso è un'icona. Ma se resta diventa l'Unico Capitano.
La botta definitiva è stato un possibile passaggio di Zlatan al Milan.

Quando gioca segna sempre segna sempre Trezeguet...e poi te lo vedi con un'altra maglietta, che esulta per la sua nuova squadra...o il Puma che andrà a reggere le sorti di un altro centrocampo. E Zambrotta, uno dei vice capitani assieme a Thuram, che brucia la fascia di un altro stadio.

Mi è venuto da piangere...

lunedì, maggio 15, 2006

Quando si sta un po' così...

Ieri pomeriggio si è disputato il match decisivo per l'assegnazione del titolo di Campione d'Italia della stagione 2005/2006.
Io ero in campagna, assieme alla mia dolce metà, per un weekend rurale. Non avevo Sky. Mi sono informato solo una volta, alla fine del primo tempo, circa l'esito della partita Reggina - Juventus.
A fine partita sono stato raggiunto dalla telefonata di mio padre che mi annunciava il gol del Capitano, da un sintetico sms del magnetico Gackeen (Campioni!) e da un altro short message del fidato Emanuele.

Questo è quanto il mio display riportava:

Fine di un'era. Ma non fine di una leggenda. Solo chi cade può rialzarsi.

La parte finale del messaggio si riferiva ad una scommessa fra di noi, che io ho vinto e quindi devo riscuotere una birra.

Comunque, questo è il mio sentimento...venerdì ero depresso. Quella scintilla che mi ha sempre fatto infuocare l'animo ogni volta che vedevo bianconero è stata bagnata.
So che si riaccenderà, però non ora. Ieri non ho festeggiato, non ho cercato le immagini dei caroselli, neanche le foto dei tifosi in Piazza S.Carlo, epicentro torinese dei tripudi bianconeri.
Ho chiesto a mia madre se in città qualcuno si è mosso. Mi ha risposto con un laconico "Poca roba".
E' vero che solo chi cade può rialzarsi ma ci vuole tanta fatica.
Si legge qualunque cosa...penalizzazioni, retrocessioni, fallimenti, commissariamenti.
Sono confuso, frastornato...un po' come quando scopri che la tua fidanzata di sempre, con la quale ogni tanto litighi ma che ami alla follia, ti ha tradito. E rimani come un sasso.
Non so dove andremo a parare, che cosa succederà da qui a una settimana o un mese. Mi sento nudo di fronte a questa cosa così gigantesca che pare ancora nessuno riesca ad immaginarne gli effettivi confini. Ma mica perchè c'entrano Fiorentina piuttosto che Lazio o chi sa quale altro club o personaggio nazionale.
Il punto è che c'è dentro la mia squadra.

Ha ragione il Cep...rivogliamo indietro la nostra Juve! Ridateci il nostro giocattolo che avete rotto!

giovedì, maggio 11, 2006

Di calcio e di politica pt. 3

Buon pomeriggio.

Poche righe ma spero di fissare in questo modo le mie idee e su queste fare due riflessioni nei giorni a venire.

Politica

Bingo. Pieno. Tutto secondo copione. E tutti vissero felici e contenti.
Un incapace presidente del consiglio (in pectore, sia ben chiaro)
Due sindacalisti presidenti delle camere (sindacalista = non ho mai lavorato in vita mia)
Un dinosauro ammuffito del PCI, relitto a vita a Palazzo Madama non si sa bene per quali meriti e adesso inquilino del colle.

Un en plein senza eguali. Uomini piazzati nei posti giusti (alla faccia del regime berlusconiano tanto paventato dai progressisti più conservatori del mondo occidentale), tutti filoprodiani.
Avrei preferito di gran lunga (seppur turandomi il naso) Massimo D'Alema, l'unico dotato di cervello nel centrosinistra ma soprattutto poco incline a bere the e biscotti col Mortazza ed il Piacione. Ma i suoi sodali l'hanno inchiappettato (di nuovo). Adesso può andare in pensione (o diventare senatore a vita, magari nominato da Napolitano, sarebbe veramente il massimo...)
Alla faccia delle larghe intese...insomma, tempo fa il centrosinistra disse, col solito tono messianico, che il presidente della repubblica avrebbe dovuto rappresentare tutti e quindi non essere espressione di una sola parte politica ma di tutto l'arco parlamentare.
E infatti quei boccaloni di destra subito a proporre Amato (O___o), Marini (O___o), Monti (vabbè) e Letta (andiamo un po' meglio). Un bel poker sul quale incominciare a discutere (manco Montecitorio fosse un suk arabo).
Prodi e i suoi? La nostra rosa di candidati sarà composta, pensate un po', da Napolitano. E basta. Se va bene ok, sennò cazzi vostri.
Larghe intese...concertazione...tavoli...accordi...

Se il buongiorno si vede dal mattino...

Calcio

Non ho parole. Non mi fido dello sciacallaggio dei giornali, del sensazionalismo, delle tendenze forcaiole tipicamente italiche. Ma vedere la faccia di Moggi a Striscia la notizia l'altra sera mi ha messo freddo.

Non voglio dare niente per scontato, non voglio commentare decisioni che devono ancora essere prese. Insomma, non mi fascio ancora la testa. Però se è vera solo la metà delle cose che si sentono in giro, due sono le considerazioni che escono così, come un rutto dopo un lauto pasto:

1. la serie B non ce la toglie nessuno.
2. muoia Sansone ma anche quei cazzo di filistei!

Solo di una cosa sono sicuro. Qualunque cosa succeda, rimarrò per sempre gobbo, amerò sempre la Juventus, la sua storia e la sua gloria. Anche nella polvere e nel fango. Perchè solo dopo che hai toccato il fondo puoi ritornare ad essere invincibile!
Nel mio sangue i globuli sono bianchi e neri. E il sangue non puoi cambiarlo!
Così è e così sarà. Per sempre!