Il punto di vista dell'osservatore pratico

A MIND IN PROGRESS

giovedì, aprile 29, 2004

Mi approprio di una citazione dell'amico (di musica e di bevute) Emanuele:

Se l'uomo impugna il coltello dalla parte del manico, la donna lo impugna dalla parte del fodero

Meditate gente meditate...

mercoledì, aprile 28, 2004

Torino è una gran bella città! Soprattutto in primavera/estate. Aleggia nell'aria un non so che di nobile, che alberga peraltro nell'animo di tutti i piemontesi. Sì sì..mi piace davvero! Se un giorno lascerò le lande brumose mandrogne e potrò scegliere la destinazione, quella sarà sicuramente Torino.

Dopo Trepalle ovviamente, ove mi sentirei a casa.

E da buon italiano medio non ho potuto esimermi dal guardare almeno 10 minuti di Italia - Spagna, il match passerella per RobbbbberdoBBBBBaggio (in biscardese).
Ho visto praticamente niente, il tempo di ammirare una bella entrata in tackle di Ferrari, una buona parata di Peruzzi, un crossaccio in tribuna di Panucci, 10 buoni minuti di Aimo Diana e le tempie ingrigite del buddha (ovviamente minuscolo...non vorrei trovarmi una manifestazione buddhista sotto casa domani, altrimenti faccio tardi in università) del calcio italiano lungamente riprese dalle invadenti telecamere RAI dopo la sostuzione del fenomeno di Caldogno in favore del Romario del Salento (al secolo Fabrizio Miccoli).

E da tutto ciò cosa ho imparato? Ho avuto la conferma (manco ce ne fosse bisogno) che i genovesi sono fenomenali! Fra i tanti striscioni presenti a Marassi, uno su tutti mi ha fatto sbellicare:

Senza il Codino ci rompiamo il belino

martedì, aprile 27, 2004

Notizia da prima pagina: mi sono messo in pari con le ore di sonno, finalmente. Questo è uno dei pochi vantaggi ad essere momentaneamente disoccupato. O comunque occupato ma con la possibilità di gestire i propri orari come cavolo si vuole. Una rinfrescante dormitina di 11 ore e vi assicuro che il mondo appare in maniera molto diversa.

Un po' di pubblicità -> se fra le vostre navigate vi capita anche di andare sul sito dei Queentet (ottima cover band queenica di Roma) trovate nella sezione media anche qualche assaggio della memorabile Queen Night di Velletri di fine marzo, alla quale ha partecipato il ng dei Queen e alcuni dei membri di queen_home, la chat di mirc.

Programma del pomeriggio:
1. caffè + sigaretta
2. università per lavoro
3. sicuramente una pausa caffè
4. (anche se poi è il punto più importante) vedere un po' di gnocca.

Diamine, io adoro la primavera, le giornate che da fredde diventano tiepide e poi calde. Con un trend decisamente crescente di centimetri quadrati di pelle che si scoprono.
Io amo le magliettine corte, i pantaloni a vita bassa, i perizomi (o perizoma - non so mai qual è il plurale)...ahhh quanto è bella la primavera!

E poi stasera prove col gruppo. Ah già, il mio poderoso gruppo. I Cognizione Zero. Un giorno ve ne parlerò. Abbiamo qualche data in programma qui e là ma niente di incredibilmente impegnativo. Ci divertiamo, facciamo del baccano e a volte ci pagano pure per farlo. Pensa un po'...

Ieri sera chattando con Alex mi è venuta la voglia di comprarmi una batteria muta, di quelle plasticose per allenarsi comodamente a casa propria senza che i vicini raccolgano firme per il tuo sgombero. Quasi quasi...d'altronde suono solo una volta alla settimana e mi pare un po' pochino eh.
Poi però mi chiedo perchè mai ho scelto proprio la batteria...cioè, c'è la chitarra. E' così bella, ha tanti bei suoni e poi sei davanti a tutti. Vedono subito te con la tua sei corde (o sette o dodici) fra le mani. E anche sei un ciospo della peggio razza diventi un tipo!
Per non parlare poi delle classiche serate che fai tipo in spiaggia o in campagna e ti porti dietro l'acustica e ti metti a suonare. Non c'è scampo: è scientificamente dimostrato che tutte le fanciulle ti si ammucchiano attorno. L'ho sperimentato in prima persona. Nel senso che io ero quello che rimaneva leggermente in disparte perchè si suonavano regolarmente canzoni che non mi piacevano e in più, non suonando la chitarra, non mi si cacava nessuno!

E poi, ancora: la chitarra è più facile da portare a spasso. Io invece mi perdo fra chiavi, rondelle, piroli, tenaglie, saldatori, piatti, posate, nani, folletti...cioè sembro un circo ambulante! E quando poi l'hai montata (e ne sei orgoglioso perchè visivamente è lo strumento che si vede di più), quando sali sul palco e suoni e ti fanno le foto, sei regolarmente impallato dal cantante/chitarrista/bassista...e poi vi chiedete come mai i batteristi sono i soggetti più strani e variopinti? Ci credo, cercano di attirare l'attenzione, diamine!

Anche noi, per quanto burberi, siamo delle persone sensibili!



Notizia da prima pagina: mi sono messo in pari con le ore di sonno, finalmente. Questo è uno dei pochi vantaggi ad essere momentaneamente disoccupato. O comunque occupato ma con la possibilità di gestire i propri orari come cavolo si vuole. Una rinfrescante dormitina di 11 ore e vi assicuro che il mondo appare in maniera molto diversa.

Un po' di pubblicità -> se fra le vostre navigate vi capita anche di andare sul sito dei Queentet (ottima cover band queenica di Roma) trovate nella sezione media anche qualche assaggio della memorabile Queen Night di Velletri di fine marzo, alla quale ha partecipato il ng dei Queen e alcuni dei membri di queen_home, la chat di mirc.

Programma del pomeriggio:
1. caffè + sigaretta
2. università per lavoro
3. sicuramente una pausa caffè
4. (anche se poi è il punto più importante) vedere un po' di gnocca.

Diamine, io adoro la primavera, le giornate che da fredde diventano tiepide e poi calde. Con un trend decisamente crescente di centimetri quadrati di pelle che si scoprono.
Io amo le magliettine corte, i pantaloni a vita bassa, i perizomi (o perizoma - non so mai qual è il plurale)...ahhh quanto è bella la primavera!

E poi stasera prove col gruppo. Ah già, il mio poderoso gruppo. I Cognizione Zero. Un giorno ve ne parlerò. Abbiamo qualche data in programma qui e là ma niente di incredibilmente impegnativo. Ci divertiamo, facciamo del baccano e a volte ci pagano pure per farlo. Pensa un po'...

Ieri sera chattando con Alex mi è venuta la voglia di comprarmi una batteria muta, di quelle plasticose per allenarsi comodamente a casa propria senza che i vicini raccolgano firme per il tuo sgombero. Quasi quasi...d'altronde suono solo una volta alla settimana e mi pare un po' pochino eh.
Poi però mi chiedo perchè mai ho scelto proprio la batteria...cioè, c'è la chitarra. E' così bella, ha tanti bei suoni e poi sei davanti a tutti. Vedono subito te con la tua sei corde (o sette o dodici) fra le mani. E anche sei un ciospo della peggio razza diventi un tipo!
Per non parlare poi delle classiche serate che fai tipo in spiaggia o in campagna e ti porti dietro l'acustica e ti metti a suonare. Non c'è scampo: è scientificamente dimostrato che tutte le fanciulle ti si ammucchiano attorno. L'ho sperimentato in prima persona. Nel senso che io ero quello che rimaneva leggermente in disparte perchè si suonavano regolarmente canzoni che non mi piacevano e in più, non suonando la chitarra, non mi si cacava nessuno!

E poi, ancora: la chitarra è più facile da portare a spasso. Io invece mi perdo fra chiavi, rondelle, piroli, tenaglie, saldatori, piatti, posate, nani, folletti...cioè sembro un circo ambulante! E quando poi l'hai montata (e ne sei orgoglioso perchè visivamente è lo strumento che si vede di più), quando sali sul palco e suoni e ti fanno le foto, sei regolarmente impallato dal cantante/chitarrista/bassista...e poi vi chiedete come mai i batteristi sono i soggetti più strani e variopinti? Ci credo, cercano di attirare l'attenzione, diamine!

Anche noi, per quanto burberi, siamo delle persone sensibili!

lunedì, aprile 26, 2004

Lunedì mattina...e il mio fisico sopporta a fatica le poche (di nuovo) ore di sonno. D'altronde ieri sera mica riuscivo a dormire e quando ho spento la luce (ore 4.30) ci ho impiegato un po' a convincere Morfeo ad accettarmi fra le sue braccia (oddio, avrei preferito Morfea ma mi devo accontentare di quel che passa il convento). E tirarsi giù dal letto alle 8 e qualche briciola non è stato il massimo.

Un paio di cosucce:

1. ciao cumpàààà...buona giornata e non lavorare troppo ehh ^__^
2. ieri sera, mentre tornavo in città dalla tpo maison, ascoltavo un po' di musica (tanto per cambiare). Un cd con robe varie...ma poi non mi spunta Wild Horses degli Stones? Ma quanto è bella? E ogni volta che la riascolto mi stupisco. Quasi mi dimenticassi regolarmente la sua delicatezza e il suo splendore. E vi assicuro che, su quelle note, viaggiare per le strade buie del Monferrato è tutta un'altra cosa.

Della giornata trascorsa in campagna conservo diversi ricordi:
- ho risistemato la mia vecchia gloriosa batteria Hoshino (che se non sbaglio dovrebbe essere una sottomarca della Tama). Su quei fusti ho imparato a suonare (si fa per dire). E' talmente vintage che col mio primo gruppetto la chiamavamo la "Osceno". Adesso l'ho rimessa in piedi. Poi dovrò pulirla e lucidarne le cromature, poi dovrò cambiare le pelli. Un po' un peccato perchè le pelli sabbiate in dotazione suonavano davvero bene. Ma il tempo è impietoso anche con loro. Il cantante del mio gruppo mi ha garantito che controllerà che il vecchio Farfisa del padre funzioni ancora bene. Se così sarà, un nuovo passo sarà fatto verso la mia Beatles Tribute Band.
- ho mangiato veramente tanto, tutta roba alla brace. 30° sull'aia, io seduto a tavola fra salamini e costolette, Barbera e la Ferrari. Niente male come pranzo.
- una telefonata inaspettata dopo una serie di sms pre-prandiali. Sono quelle piccole cose che fanno piacere, soprattutto se senti una persona che ha lasciato un segno nella tua vita. Per carità, piccole cose ma importanti.
- la chiacchierata con i miei dopo cena, prima della partenza, davanti ad un bicchierino di ammazzacaffè e con la sigaretta in bocca.

E adesso via con la passeggiatina fisiologica. Ma questa volta il mio amico peloso sta in casa, è ancora presto. Questo è il mio giro. Mi devo ricordare di prendere la palettina, sennò i vigili mi fanno la multa!

domenica, aprile 25, 2004

Venerdì sera: Mephisto a Lu Monferrato
Ormai sto diventando un cliente abituale. Fino a sei/sette anni ci si recava a Lu col gruppetto di amici integralisti metallari. Poi mi sono imborghesito, ho visitato altri lidi. Ma alla fine si ritorna sempre ai vecchi amori, altro che minestre riscaldate.
E dunque, come dicevo, venerdì inizia un nuovo weekend musicale. Questa volta a calcare il palco c'erano i Rovers, tribute band dei Led Zeppelin. La mia memoria mi porta indietro di un paio di anni quando, in una birreria-bettola sperduta tra le zanzarose pianure mandrogne, vidi i Rovers per la prima volta. Bravi, fedeli all'originale, molto composti. Visivamente magari non erano un granchè ma musicalmente notevoli.
Appunto.
Venerdì sera tutta un'altra roba! Aprono con Good Times, Bad Times. Saltano da album ad album, fregandosene del tempo e degli stili. Ma soprattutto jammano e non poco. Pezzi dilatati all'inverosimile, fughe nel tempo con rimandi al rock'n'roll fifties e (!) a ritmi latino americani. Per un istante sembrava di essere di fronte a dei santoni: durante No Quarter, mentre il dinoccolatissimo bassista-tastierista (si è calato veramente bene nella parte di John Paul Jones) si dilettava con la sua pianolina, il pubblico (normalmente in piedi) si è seduto per terra. Un tappeto di persone all'ascolto. Sembrava che tutto si fosse fermato per un istante, per un attimo ho perso la concezione del tempo. E anche il cantante è sceso dal palco e si è messo fra il pubblico a godersi lo spettacolo.
E poi la magica perfezione del basso di Dazed And Confused...brividi ragazzi! E poi Misty Mountain Hop, Since I've Been Loving You, Celebration Day, The Song Remains The Same, Rock'n'Roll, Thank You, Whole Lotta Love, Moby Dick e l'immancabile Stairway To Heaven. E poi qualche altro brano che non mi ricordo più.

----
Rubrica della serie: "Torniamo coi piedi per terra" - Verso la fine del concerto (stavano suonando Kashmir) mi reco in bagno per mingere (ovviamente, mi sono scolato un litro di birra e prima o poi avrei dovuto farlo). Finisco tutte le mie cosine col cosone ed esco dal cesso. E da persona educata quale sono decido di lavarmi le mani. Peccato che il lavandino fosse occupato da un curioso soggetto che stava facendo bella mostra dei suoi succhi gastrici (citazione felipiana - grazie Felipe) palesemente allungati con l'alcol.
----

Insomma, il concerto è durato quasi tre ore. Gli ultimi pezzi me li sono goduti sotto il palco. Alla fine di Thank You la folla ha reclamato altri pezzi ma il chitarrista, con occhiate che non lasciavano adito a nessun dubbio, si è arreso. Cioè, tre ore di concerto molto molto intense. Lo capisco anche. Immagino bene: quando sali sul palco e inizi a suonare, a parte la strizza iniziale, tiri fuori energie che manco sapevi di possedere. E non ti accorgi che il tempo passa. E quando finisci ci rimani pure male eh...quindi penso proprio che fosse un tantinello stanchino il clone di Page (con tanto di assoletto in delay con l'archetto).

Pensierino del Felipe (che è un personaggio, prima o poi ve ne parlerò): i Led Zeppelin (come tanti altri) sono imprescindibili. Sono i classici. Andrebbero studiati a scuola.

Sabato: giornata di decompressione. I miei decidono di partire per un weekend alla tpo maison. E io divento il legittimo possessore di casa mia.

Peccato che non ho fra le mani la materia prima.

E questo mi fa incazzare come un bufalo. Quando la mia ex preparatrice atletica mi allenava con impegno e dedizione purtroppo non ho mai potuto godere del confortevole riparo delle mura domestiche. E adesso che il riparo c'è l'unica alternativa che mi rimane è una sessione di autoallenamento. E tutto ciò non mi pare onesto. E poi diciamolo: è, intellettualmente parlando, poco stimolante. E poi i Kleenex costano!
La giornata è stata meteorologicamente splendida, un assaggio d'estate. I tigli davanti a casa mia, con la loro chioma nuova di zecca, non mi fanno vedere dall'altra parte della strada.
Sono uscito un paio di volte per la solita corroborante passeggiatina fisiologica col mio amico peloso e sulla mia strada, nel pomeriggio, ho incrociato una di quelle coppiette veramente fastidiose alla vista. Lui un perfetto damerino, con una giacca scura-jeans perfettini-scarpe da vero figo-capigliatura perfettasembraquasidiplasticatipoicapellideiLego. Lei un ragazzina che ad occhio avrà avuto al massimo vent'anni, minutina, capelli lunghi alle spalle neri, maglioncino rosa. E ogni 3 secondi netti si fermavano in mezzo al marciapiede per limonare duro. E ovviamente io dietro di loro a guardare prima il culo di lei, poi le scarpe di lui. Nella speranza che il mio amico peloso si fermasse per battezzargliele.

Dopo cena i miei sono andati via. Alle 22 esco e faccio un giro in centro con un amico. E mi ricordo solo dopo un pezzo che, in occasione del 25 aprile, abbiamo anche un brillantissimo concerto *gratis*, cioè a spese dei contribuenti, dei Modena City Ramblers.

----
Tribuna politica: io odio la festa del 25 aprile. Non per il suo significato storico, per carità, ci mancherebbe ancora. Piuttosto per il fatto che se non sei di sinistra ti guardano come un erede degli invasori nazi-fascisti. E io non sono di sinistra, Dio mi scampi da questa jattura! Ora, io penso di essere una delle persone più democratiche di questo mondo. Però quando vai in piazza e senti un comizio politico anche abbastanza offensivo (e io non sono berlusconiano - anzi in certi frangenti il Cavaliere mi sta anche un po' sui testicoli), beh la prima sensazione che provo è un discreto fastidio. Più che altro per il senso di appropriazione ideologica di tale ricorrenza.
Ma poi mi consolo: se l'espressione massima della sinistra italiana (ed è così) si sostanzia in girotondi, sceneggiate di piazza e concerti...beh, tirate voi le somme.
----

Dopo un po' di birra torno a casa. E mi avventuro in improponibili film su SKY. Risultato: vado a dormire alle 5.

Domenica
Sveglia alle 10.30
Trasferta alla tpo maison
Braciolata e vino rosso (e un goccetto di Tequila Reina!)
Mhh...hounpo'disonnomisacheschiacceròunpisolino -> dormitina corroborante dalle 15 alle 19
Cena
Ritorno a casa.

E adesso non mi addormento più, cazzo!

mercoledì, aprile 21, 2004

Ieri è stata una giornata orrenda. Veramente brutta.
Mi sentivo a disagio, avrei preferito isolarmi dal mondo e non parlare con nessuno. Ma non si poteva, ovviamente. Mi sono distratto un po' andando in università, tenendo occupata la mente col lavoro.

E' brutto quando si chiudono le porte, quando si dà il colpo di grazia ad una speranza. Soprattutto quando sei tu che lo fai. E per quanto delicatamente tu cerchi di esprimerti, fai comunque del male.
E ne soffri, specialmente quando si ferisce una persona per te importante alla quale vuoi molto bene.

Oggi va decisamente meglio.

A dire la verità a quest'ora dovrei essere in ufficio, ma non ho sentito la sveglia. Devo andare a dormire prima, il mio comportamento è veramente scandaloso!

Ieri sera, per concludere con leggerezza la giornata, sono andato a bere una cosa con alcuni amici. Ragazzi, sembrava di stare all'Acquario di Genova: mai viste tante cozze, scorfani e cernie in libera uscita. Altro che birra, avrei dovuto bere del vino bianco. Che col pesce si sposa decisamente meglio.

lunedì, aprile 19, 2004

Stasera, mentre ero in giro col mio cane per la rituale passeggiatina fisiologica serale (del cane, non mia), ho riflettuto sui massimi sistemi. E mi sono dilettato in un giochino: quello della causa-effetto.
Ogni evento voluto dall'uomo (e quindi mi riferisco a circa l'80% degli eventi) è nello stesso tempo effetto di un evento/decisione precedente e causa di una decisione o evento successivo.
Ed è così, non si scappa. Bisogna provarlo. Si può prendere, magari per comodità, un grande evento che domina le pagine dei giornali o gli schermi della televisione o i monitor dei pc dopodichè provare a sbizzarrircisivitimi.
E mentre si sale a ritroso non ci si deve fermare a quelle che ci paiono le risposte definitive corrette ma provare a risalire sempre di più. Forse in questo modo ci si può avvicinare a comprendere la logica che governa le cose così come ci appaiono.
Questo per il passato.
Per il futuro non so. Ma penso che domattina andrò al supermercato: ci sono le sfere di cristallo in offerta speciale. Io ne prenderò un paio anzi no, facciamo tre.

Nel caso in cui le prime due fossero completamente in disaccordo su quello che verrà.

Sperando che la terza non si astenga.

domenica, aprile 18, 2004

Da qualche giorno a questa parte, quando sono davanti al pc (soprattutto la sera), apro winamp e gli schiaffo dentro tutti gli mp3 che ho. E faccio partire la riproduzione casuale.
Non avete idea delle girandole di brani che vengono fuori (adesso c'è Hungry Heart di Bruce Springsteen). E mentre faccio le mie cose mi stupisco delle porcherie che conservo gelosamente sull'hard disk (adesso ci sono gli Extrema).

Questo weekend è stato, come al solito, all'insegna della musica.

Venerdì, assieme ad un amico (nonchè cantante/tastierista delle mia band), sono andato (come al solito) al Mephisto Rock Cafè di Lu Monferrato (e via con un po' di pubblicità) a godermi un tributo ben suonato agli Iron Maiden. Protagonisti (e via con un altro po' di pubblicità): i Children Of The Damned.
Un bel salto nel passato, quando appena ventenne gironzolavo con sei/sette amici, tutti vestiti di nero, sfasciando le casse dei rispettivi impianti autoradio in pieno (adesso c'è la cover di Kashmir fatta da Zakk Wylde) fervore integralista metallico.
Della serata, oltre la musica, sono da citare:

- il tempo atmosferico: più che essere nel Monferrato a primavera sembrava di stare in Transilvania in pieno inverno. Pioggia sottile ma fitta e nebbia che riempie le vallate. Paesaggio spettrale ma affascinante;
- le belle ragazze presenti nel locale. Oh, ce n'erano parecchie, altrochè. Che si dimenavano ed ogni tanto alzavano fiere il pugno facendo bella mostra di un paio di corna degne di Ronnie James Dio. Ma fra tutte queste ho visto la donna della mia vita: una bionda (anche se a me piacciono le more), bel fisico ma soprattutto un boccale da litro di birra in mano. Chi sei?!? Sposami ti prego!!

Sabato: come ogni anno, in questo periodo parte la fiera cittadina. Per festeggiarne la 400a edizione, è stata utilizzata l'ampia caserma esattamente davanti a casa mia. E proprio sabato c'era il concerto dei (ancora un po' di pubblicità) Western Comfort, combo locale che da anni porta a spasso un variegato repertorio west coast (Eagles, Doobie Brothers, America e quant'altro).
Ovviamente, prima del concerto mi sono fatto un giretto per i vari (adesso on the air c'è A Song For The Lover di Richard Ashcroft) stand.
La Fiera di S.Giorgio (questo è il suo nome) è sempre stata fondamentale per chi volesse rifarsi la pavimentazione di casa o sostituire la serranda del garage o comprare un bel pozzo. D'altronde, almeno una volta nella vita, chi non ha mai desiderato di farsi installare un pozzo magari in cucina? Si risolverebbero i problemi con i tubi che perdono o col calcare che ti intoppa tutto. Con buona salute dell'idraulico (tra le altre cose, si eliminerebbe una potenziale sorgente di corna per il marito).
Beh, fra queste amenità e stand del tutto inutili, ho potuto ammirare i volti euforici e smaniosi degli standisti (on my pc Gioco Di Bimba, Le Orme) che si sono trovati spontaneamente obbligati a trascorrere un lieto sabato sera fra depliants, palloncini che scoppiano e coppie alquanto distratte.

Ah, dimenticavo il concerto. Per l'occasione è stato messo in piedi un ricchissimo Palafiera. Con un suo microclima del tutto particolare: al suo interno la temperatura era decisamente più bassa rispetto all'esterno e l'aria, altrettanto decisamente, più umida (Fuck You dei Damageplan).
Il concerto è stato carino..a parte qualche pausa di troppo e l'orrenda batteria elettronica del batterista, nascosta alla va là che vai bene da un'improbabile bandiera degli USA. Il gruppo è bravo, ormai suona da tanti anni, però questa ambientazione non gli è decisamente congeniale. Molto meglio l'atmosfera raccolta ed intima di un piccolo club. Se siete amanti del genere, ve li consiglio.

Il resto della serata (adesso mi trastullo con l'ascolto del demo di prova di un giovine Bruce Dickinson con gli Iron - il pezzo è Killers) è trascorso via molle. Con le rituali birrette in un piccolo fumoso pub del centro.

Di certo, la nota poco usuale ma piacevole della serata è che non mi sono fatto i soliti 70/80 km per andare a vedere un concerto. E soprattutto i vigili urbano che bloccano il traffico per farmi attraversare il viale sotto casa, in un tratto in cui normalmente ci si deve buttare incrociando le dita nella speranza di non incontrare qualche automobilista miope.

Domenica: la Juve ha pareggiato a Parma e Di Vaio si mangiato il gol vittoria. Vaffanculo!

mercoledì, aprile 14, 2004

Oggi ho messo un paio di pantaloni nuovi...il che mi porta a fare un paio di riflessioni:

1. solo quando hai indosso dei pantaloni nuovi ti rendi conti di quanto siano comodi quelli che hai da molto più tempo: si sono rovinati, sformati, adattati al tuo corpo. Al punto che quando li indossi non te ne rendi neanche conto, tanto sono comodi. Ti senti proprio a tuo agio. Trasportando il discorso in musica, mi viene in mente una dichiarazione di non mi ricordo chi fra Angus Young o Brian Johnson rilasciata quando negli AC/DC ritornò dietro le pelli Phil Rudd: "E' come mettere un vecchio, comodo paio di jeans"

2. Mi sono accorto di essere ingrassato. Nel senso che quando li ho comprati andavano bene. Tempo di sistemarli e far loro l'orlo (sorry per l'involontario giuoco di parole) mi stanno un po' stretti. I casi sono due: o si sono ristretti o io sono ingrassato. Propendo per la seconda, dato il periodo di orge gastronomiche (e considerando la mia adorazione per il cioccolato). Quindi è necessaria un po' di attività sportiva. Ma quale migliore attività sportiva del sesso? Il problema è che la mia ultima allenatrice prima mi ha sbattuto in tribuna e poi mi ha messo fuori rosa.

Quindi se all'ascolto ci fosse qualche preparatrice atletica di buona volontà...io sono un po' pigro ma se mi applico sono capace di sacrifici. Lo spirito di abnegazione non mi manca...e in più sono senza squadra, sono svincolato..insomma parametro zero.

Sono disposto a fare di tutto.

Per poter indossare con agilità e nonchalance i miei nuovi jeans ovviamente.

lunedì, aprile 12, 2004

Altro che gitarella fuori porta...oggi è una giornata da starsene a casa a dormire. O a guardare qualche film e dormire.

Nelle orecchie ho i Beatles - Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e mi sto fumando una sigaretta.
E ieri sera abbiamo fatto andare l'ennesimo, divertente incontro con i ragazzi di IFMQ. L'appuntamento questa volta era al Live di Trezzo sull'Adda.
Tralascio la cronistoria dell'incontro. Ma alcune sensazioni sono rimaste belle vive.

Innanzitutto quella di sentirsi a casa. Perchè man mano che il tempo passa e gli incontri si accumulano, il feeling è quello di tanti amici che si incontrano. Quel senso di familiarità nell'aria, fatta di chiacchiere e risate che si consumano fra persone che si conoscono da una vita. Anche se i posti cambiano, le facce sono sempre le stesse. E tali sono anche le strette di mano e gli abbracci quando ci si vede e ci si saluta.
Per un attimo, durante il concerto dei sempre bravi Killer Queen, mi sono guardato intorno in un posto che non era mio. Ma lo condividevo con persone che, sebbene sparse abitualmente in giro per l'Italia, sento sempre molto vicine.
Cavolo, ci vorrebbe un raduno alla settimana, altrochè!

E poi quando i KQ sono saliti sul palco, sulle note di The Prophet's Song e Princes Of The Universe, è stato bello rivedere i volti di Giacinto, Raffaele, Marione...davvero, è stato bello scambiarsi sguardi di divertita complicità. Come per dire: ragazzi, occhio che noi del ng ci siamo sempre! Non ci scappate tanto facilmente. A dire il vero potrebbero almeno ricoscerci un'indennità di trasferta :)

E poi, ovviamente, il solito delirio pruriginoso nel guardare le femmine autoctone che ballano, che ancheggiano e sculettano. Fino a che non ci hanno spazzato fuori dal locale. Insomma, abbiamo fatto chiusura anche questa volta.
Però, anche se a volte i chilometri da fare sono tanti, ragazzi it is a fuckin' worthwhile experience!

Dunque, un abbraccio a Darja, Gianluca, Davide, Francesco (mio compagno di viaggio) e Leo.

Parole chiave della serata: 1) Buon Appetito 2) Permessoooo!
Immagine della serata: 1) La cosciona seduta da sola al tavolino.

Menzione d'onore per i commoventi cori fatti con Gianluca! I KQ ce fanno 'na pippa! ;)

E ora, il caffè!

sabato, aprile 10, 2004

Una delle mie peculiarità: sono un fan dei Queen.

Nella vita di ogni persona c'è sempre un evento che condiziona, forgia, senza il quale molto probabilmente le cose sarebbero differenti.
Musicalmente parlando, i Queen hanno modificato la mia vita. Grazie a loro ho iniziato anche a suonare. E non è poco.
Anche se ho passato da un pezzo la fase adolescenziale di fan talebano e i miei orizzonti musicali si sono allargati di molto (a dire il vero sono sempre in continua evoluzione), nel mio cuore un posticino per la Regina c'è sempre.
Perchè mi ha fatto anche conoscere tante altre persone, di tutti i tipi, da tutta Italia. Tutti questi amici sono l'anima del newsgroup che frequento (it.fan.musica.queen). Quindo ecco il perchè dei link al ng e al sito del ng.
Così, nel caso in cui non aveste niente di meglio da fare, fate un salto. Potete sempre dire che avete trovato i link in giro.

Per gli amici io sono tpo.

venerdì, aprile 09, 2004

A volte capita che ti programmi la giornata e regolarmente succede che è la giornata che programma te.

Per oggi avevo un piano ben preciso: stare a casa, dormire e non far niente.

Mi sono alzato molto pigramente e ho iniziato a fare colazione. Ed ecco che, a dispetto di tutti i progetti, mi squilla il cellulare. Un vecchio amico conosciuto durante gli studi universitari arriva in città per fare un paio di commissioni.
Lui: "E' un po' che non ci vediamo. Che ne dici di un caffè?"
Io (che ero ancora in pigiama e stavo per l'appunto bevendo un caffè): "Mhh, si può fare. Fra mezz'ora, ok?"
Lui: "Va bene. A dopo."

Insomma, nel giro di poco mi sono vestito. E fuori piove. Cazzo, fa anche freddo, tira vento. Alla faccia della primavera!

Ci incontriamo, beviamo il caffè, ci fumiamo una paglia e parliamo un po' di tutto: di lavoro (che io non ho, almeno non stabile), di figa (che io non ho), della vita in generale. Fra una risata e l'altra.
Lui: "Senti, andiamo a pranzo dato che ci siamo"
Io (che stavo ancora digerendo la colazione): "Hmm..perchè no..ok"

Andiamo in centro, al Libraccio, butto un occhio (come al solito) allo scaffale dei cd usati. Deformazione professionale...c'è un Greatest Hits dei Mott The Hoople..quasi quasi me lo porto a casa. Poi mi cade lo sguardo sul cd dei The Darkness...ovviamente usato. Ha avuto successo. Io li odio, tanto per l'informazione.
Gli altoparlanti del negozio sputano fuori un live degli Stones...e passano Honky Tonk Women (gran pezzo, diobono...mi sono trovato in mezzo ad un corridoio ad imitare Keith Richards intento in uno dei suoi riff) e un altro che non mi viene in mente...e c'è anche una commessa niente male. Giovane, ma con uno sguardo che la dice lunga...

Scegliamo il posto, un ristorante nascosto in una traversa del centro. E fuori piove e fa freddo. E tira pure vento. E dunque si deve mangiare qualcosa di invernale. Agnolotti, risotto ma soprattutto un fantastico stinco di maiale con patate innaffiato di Barbera. Alla faccia del Venerdì Santo...ahahahahah

Insomma, ce la raccontiamo. Alla fine mi dà uno strappo fin sotto casa. E adesso sono in fase digestiva. Contro ogni mio progetto.

Appunto: quanto serve fare progetti?

L'unica cosa che so è che adesso metto su un po' di musica e vado a farmi un bicchierino, tanto per digerire il pranzo. Per il resto, chi lo sa....

giovedì, aprile 08, 2004

Eccomi...era un po' che mi frullava per la testa questa cosa...vediamo se darà qualche risultato...

Pensieri sparsi nati per caso e senza uno scopo ben preciso. Impressioni colte al volo. Piccoli e grandi avvenimenti di una giornata qualunque. Emozioni. Sensazioni.

Comunque no problem, non sono così intellettuale.

Diciamo che rientro nella categoria dei single, cazzoni, perditempo ma soprattutto musicisti. Nascosti dietro le pelli di una batteria.

L'unico modo per conoscere veramente quali sono i miei stati d'animo passa attraverso la musica.